Continua l’opera di “allargamento” del Pd zingarettiano: ieri il segretario ha incontrato Cgil, Cisl e Uil. Nodo centrale affrontato: il salario minimo. Soddisfatte tutte le parti, con il segretario della Cgil, Maurizio Landini, che ha sottolineato il cambio di approccio rispetto alla stagione renziana: «Rispetto al passato c'è una volontà diversa di discutere». Dal tavolo, Zingaretti attacca il governo: «L'Italia improvvisamente si è fermata e sta precipitando.
La cosa più preoccupante è che siamo in una situazione in cui è come se il governo non ci fosse». Quello di ieri è stato il primo di una serie di incontri con «le forze sociali, produttive e dell’associazionismo», ha assicurato il segretario dem, che ha annunciato di avere in agenda per il 9 aprile Confindustria e il 10 il mondo del volontariato e dell’associazionismo. «Il Pd vuole ascoltare e confrontarsi con le realtà di questo Paese», ha concluso Zingaretti. L’obiettivo è chiaro: «Costruire un’alleanza politica larga, confronto con le parti sociali e mobilitazione popolare con una campagna in tutta Italia».