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Presidio davanti Montecitorio per chiedere l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulle stragi di migranti nel mediterraneo. È questo l'obiettivo dell'iniziativa, lanciata attraverso l'appello“ Non siamo pesci” che si è tenuta oggi a Roma. Promotori l'associazione “A buon diritto”dell'ex senatore Luigi Manconi e i Radicali italiani. All'appuntamento nella capitale malgrado una pioggia incessante, hanno partecipato numerosi cittadini e personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che in questi giorni hanno sottoscritto l'appello. [embed]https://youtu.be/U4ECvOX6ThA[/embed] Le vicende del possibile processo contro Matteo Salvini per il caso Diciotti e la vicenda simile della Sea Watch 3, ancorata a largo di Siracusa con 47 migranti a bordo, ai quali viene impedito di sbarcare, sta segnando il dibattito politico con toni aspri. L'aspetto umanitario è quello che più preme a Manconi che ad una selva di microfoni dichiara: «bisogna sostenere esseri umani costretti a vivere in una condizione di privazione perchè perseguono il sogno di migliorare la loro esistenza. Hanno lasciato guerre, conflitti etnici per cercare futuro in Italia e in Europa attraverso il mediterraneo». Invece -continua Manconi -«sono stati trattati come pesci, costretti ad una estenuante permanenza in mare».L'iniziativa davanti al Parlamento sembra andare in netta controtendenza rispetto a quello che è il pensiero comune dell'opinione pubblica sull'immigrazione. La voce di Manconi dunque vuole essere un appiglio ai molti italiani che non si riconoscono con le politiche del governo, «forse una parte della società italiana comincia a pensare che sia una politica non solo disumana ma anche profondamente sbagliata, contraria agli interessi dell'Italia e dell'Europa». Mentre adesioni all'appello di “A buon diritto” giungono anche da oltre oceano, come nel caso del padre della beat generation Lawrence Felinghetti, anche il mondo della cultura italiano era in piazza. Lo scrittore e attore Alessandro Bergonzoni dichiara il suo desiderio di non far calare l'oblio su chi è morto in mare perchè si tratta di una questione di «anime e non solo politica. Stiamo dimenticando la memoria del presente, delle stragi, i numeri non sono un'opinione sono vite». Ma naturalmente è la politica a confrontarsi più duramente. Così come emerge dalla presenza dell'esponente del Ettore Rosato il quale non lesina attacchi a Salvini. «Quì c'è un pezzo della nostra società che vuole che l'Italia continui ad essere un paese normale – dice Rosato -. Basta continuare ad usare donne e bambini come ostaggi, basta con questa strategia del terrore che Salvini ha messo in campo». Accenti forti anche sulla vicenda del processo al ministro dell'Interno. Per il parlamentare del Pd , Salvini dovrebbe essere coerente e rinunciare all'immunità e seguire le leggi dello Stato. «Se le leggi non gli piacciono ha facoltà di cambiarle con il suo gruppo politico ma si metta a disposizione e poi sono curioso di vedere cosa farà il M5S».