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Dopo 8 giorni i mare con 104 migranti a bordo la nave umanitaria Eleonore della ong tedesca Lifeline ha deciso: ha forzato il divieto di entrare in acque italiane per via del decreto sicurezza e si sta dirigendo verso il porto di Pozzallo. La nave era in realtà fino a ieri in attesa di poter sapere se poteva avere accesso a Malta e per questo si trovava nel tratto di mare limitrofo all’isola, poi la msituazione a bordo è precipitata, è stato dichiarato lo stato si emergenza. Il comandante Peter Reisch ha reso noto che la barca è troppo piccola per contenere tutte le persone recuperate, molte di esse hanno dormito all’aperto in questi giorni. Il pericolo è addirittura che qualcuno possa cadere in mare visto anche le peggiorate condizioni del tempo e il mare grosso. La Eleonore ha richiesto il sostegno della popolazione di Pozzallo attraverso twetter: "Sarebbe bello se alcune persone e avvocati fossero a Pozzallo per incontrare l'equipaggio". Quella tedesca è solo una delle tre che attendono di poter sbarcare. Davanti Lampedusa rimane la Mare Jonio con 34 migranti dopo che sono stati fatti scendere bambini, donne e persone malate. Poi c’è la situazione della Alan Kurdi con i 13 migranti, anche in questo caso è stato notificato il divieto d’ingresso in acque italiane. Intanto si è verificato un nuovo sbarco autonomo sull’isola di Lampedusa , a cala Spugne, si tratta di decine di maghrebini, soprattutto tunisini, a bordo di una imbarcazione in legno. Mentre sempre a Pozzallo è atteso l’arrivo della nave della Marina militare Cassiopea. A bordo 29 persone di nazionalità non precisata: 5 nuclei familiari, 5 adulti maschi, 5 adulti donne e 19 minori.