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"La piena attuazione della Costituzione richiede un impegno corale, con l'attiva, leale collaborazione di tutte le Istituzioni, compresi Parlamento, Governo, Regioni, Giudici. Questa cooperazione è anche la chiave per affrontare l'emergenza. La Costituzione, infatti, non contempla un diritto speciale per i tempi eccezionali, e cio' per una scelta consapevole, ma offre la bussola anche per "navigare per l'alto mare aperto" nei tempi di crisi, a cominciare proprio dalla leale collaborazione fra le istituzioni, che e' la proiezione istituzionale della solidarietà tra i cittadini". E' uno dei passaggi della relazione della presidente Marta Cartabia sull'attivita' della Corte costituzionale nel 2019, in cui si possono leggere le principali linee di tendenza della giurisprudenza costituzionale. La relazione integrale (con gli allegati), da oggi sul sito online della Corte costituzionale, insieme a una versione ridotta, anche in Podcast: IL PODCAST DELLA RELAZIONE LA RELAZIONE INTEGRALE "Il nuovo anno - osserva la presidente della Consulta - e' stato aperto da una contingenza davvero inedita e imprevedibile, contrassegnata dall'emergenza, dall'urgenza di assicurare una tutela prioritaria alla vita, alla integrita' fisica e alla salute delle persone anche con il necessario temporaneo sacrificio di altri diritti". La Costituzione, ricorda Cartabia, "non e' insensibile al variare delle contingenze, all'eventualita' che dirompano situazioni di emergenza, di crisi, o di straordinaria necessita' e urgenza, come recita l'articolo 77 della Costituzione in materia di decreti-legge. La Repubblica ha attraversato varie situazioni di emergenza e di crisi, dagli anni della lotta armata a quelli più recenti della crisi economica e finanziaria, e tutti sono stati affrontati senza mai sospendere l'ordine costituzionale, ma ravvisando al suo interno - sottolinea - gli strumenti idonei a modulare i principi costituzionali in base alle specifiche contingenze: necessita', proporzionalità, bilanciamento, giustiziabilità e temporaneità sono i criteri con cui, secondo la giurisprudenza costituzionale, in ogni tempo deve attuarsi la tutela 'sistemica e non frazionata' dei principi e dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, ponderando la tutela di ciascuno di essi con i relativi limiti". Un pensiero di sentita partecipazione al dolore per la scomparsa di migliaia di nostri concittadini" e di "sincera gratitudine per tutti coloro, e penso in particolar modo al personale medico e infermieristico, che in questo non facile frangente assicurano i servizi essenziali della Repubblica con competenza, coraggio e generosita'", aggiunge la presidente Cartabia che, lo scorso 30 marzo, era risultata positiva al test sul coronavirus, poi guarita nei giorni scorsi. "Perseguire le finalità rieducative del condannato, senza trascurare, al tempo stesso, le esigenze della sicurezza della collettività, ma calibrando ogni decisione sul percorso di ciascun detenuto, alla luce di tutte le circostanze concrete", spiega Cartabia proprio nei giorni in cui i giudici di sorveglianza sono al centro di polemiche per le scarcerazioni di boss della mafia.