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Con l’arrivo del nuovo anno, il Regno Unito, ha ufficialmente lasciato il mercato unico europeo dopo 47 anni. Alle 23 in Italia, mezzanotte a Londra, si è infatti concluso il periodo di transizione durante il quale il Regno Unito ha continuato a rispettare le norme della comunità europea. Ieri la regina Elisabetta aveva firmato il disegno di legge per i futuri rapporti tra Unione europea e Gran Bretagna permettendo così all’accordo sulla Brexit di diventare legge. La firma della regina Elisabetta è arrivata dopo che la Camera dei Lord, oltre a quella dei Comuni, ha ratificato senza opposizione l’accordo per la Brexit. L’iter parlamentare si è dunque concluso in un solo giorno. Nel 2021, ha affermato il premier britannico Boris Johnson nel corso del suo discorso di fine anno, «abbiamo la nostra libertà nelle nostre mani e sta a noi sfruttarla al meglio». Facendo riferimento alla fine del periodo di transizione della Brexit, il primo ministro ha affermato che nel 2021 il Regno Unito sarà «libero di fare le cose in modo diverso e, se necessario, meglio, rispetto ai nostri amici nell’Ue». Ha sottolineato che il paese «lavorerà con partner in tutto il mondo, non solo per affrontare il cambiamento climatico, ma per creare i milioni di posti di lavoro altamente qualificati di cui avremo bisogno non solo nel 2021 mentre ci riprendiamo dal Covid, ma anche negli anni a venire». Johnson ha poi aggiunto: «Credo che il 2021 sia soprattutto l'anno in cui alla fine faremo quelle cose quotidiane che ora sembrano perse nel passato. Immersi in un roseo bagliore di nostalgia, andare al pub, concerti, teatri, ristoranti o semplicemente tenersi per mano con i nostri cari nel modo normale. Siamo ancora lontani da tutto questo: ci aspettano settimane e mesi difficili. Ma possiamo vedere quel segnale luminoso che segna la fine del viaggio e, cosa ancora più importante, possiamo vedere con crescente chiarezza come ci arriveremo. Ed è questo che mi dà tanta fiducia nel 2021». In base alle nuove disposizioni, i diritti di libertà di movimento cesseranno e, sebbene i cittadini britannici possano ancora viaggiare per lavoro o per piacere, ci saranno regole diverse. I passaporti devono essere validi per più di sei mesi, visti o permessi potrebbero essere necessari per lunghi soggiorni, gli animali domestici avranno bisogno di un certificato sanitario e gli autisti avranno bisogno di documenti extra. Anche il diritto automatico di vivere e lavorare nell'Ue cessa e il Regno Unito non prenderà più parte al programma di scambio di studenti Erasmus.