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Terminerà lunedì prossimo l’incarico di Giorgio Lattanzi al vertice della Corte Costituzionale. Lo scorso mercoledì ha presieduto a Palazzo della Consulta la sua ultima udienza pubblica.
«Un insigne giurista non solo nel campo penale» che andrà ricordato per il «ricchissimo contributo dato alla Corte», con «equilibrio in pronunce innovative», ha detto il suo vice presidente, Aldo Carosi, ringraziandolo a nome di tutti i giudici della Consulta per l’operato svolto in questi anni. Lattanzi, ha poi aggiunto Carosi, è stato «uno dei maggiori promotori dell’apertura della Corte alla società civile».
In particolare con il docufilm, presentato anche al Festival di Venezia l'anno scorso, “Viaggio in Italia, la Corte costituzionale nelle carceri”. Accompagnati da un agente di polizia penitenziaria, sette giudici della Corte costituzionale entrano in sette istituti penitenziari italiani. Da qui l’incontro tra questi due mondi agli antipodi e diversamente chiusi all’esterno.
A salutare Lattanzi anche il neo avvocato generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli, secondo cui va apprezzata «l’attenzione avuta per i mutamenti giuridici della nostra epoca». La Costituzione, ha aggiunto Palmieri Sandulli, «non si è mai sgualcita».
Per il professor Giandomenico Falcon, in rappresentanza del libero foro, «Lattanzi lascia una Corte forte, vitale e indipendente». Terminato il mandato di Lattanzi, il giorno successivo ci sarà il giuramento al Quirinale del nuovo componente, Stefano Petitti, eletto dalla Cassazione l’altra settimana, che riporterà a quota quindici il numero dei giudici costituzionali.
Mercoledì, infine, l’elezione del nuovo presidente. I nomi che circolano al momento sono quelli dei tre attuali vicepresidenti. Aldo Carosi, viterbese, eletto dalla Corte dei Conti; Mario RosarioMorelli, romano, eletto dalla Corte di Cassazione; Marta Cartabia, milanese, nominata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Marta Cartabia, ordinario di diritto costituzionale all’Università di Milano Bicocca, in caso di elezione sarebbe la prima donna ad insediarsi alla presidenza della Corte costituzionale.
I tre vicepresidenti sono arrivati al palazzo della Consulta in tempi diversi: Cartabia dal 2014, Carosi dal 2016, Morelli dal 2018. Il loro mandato durerebbe circa un anno o poco meno. Infatti, Cartabia e Carosi hanno prestato giuramento il 13 settembre 2011 mentre Morelli ha giurato il 12 dicembresempre del 2011: essendo la durata del mandato di nove anni dal giornodel giuramento, tutti e tre cesserebbero entro la fine del 2020.