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Il governo canta vittoria. Ora che Francia e Malta si son dette disponibili ad accogliere 50 migranti a testa, dei 450 arrivati a bordo di un barcone, tutti ostentano soddisfazione. Lo fa il presidente del Cosniglio, Giuseppe Conte, convinto che l’Italia sia finalmente «ascoltata in Europa». Ed esulta Matteo Salvini, il ministro dell’Interno, che in una lettera di replica al vice direttore del Corriere della Sera rivendica: «Non siamo più un Paese colabrodo». Il leader leghista non ha digerito le analisi riportare sui giornali in questi giorni, soprattutto quelle scritte dopo l’intervento risolutivo del Presidente della Repubblica, che nei fatti ha scavalcato Salvini e consentito l’attracco della nave Diciotti al porto di Trapani, ponendo fine a una crisi durata 72 ore. È falso che «il sottoscritto abbia subito “il primo smacco della campagna d'estate nell'affaire della nave Diciotti», scrive il vice premier. «Avrei preferito delle misure più severe fin da subito? Certo. Ma non dipendevano, come e noto, dal ministro dell'Interno», insiste il titolare del Viminale, che aveva subordinato l’autorizzazione ad attraccare all’arresto dei presunti «facinorosi» a bordo della nave. «Lo stesso Polito mi riconosce “l'indiscutibile merito di aver scosso l'ipocrisia europea. L'ultimo risultato sono i cento immigrati che volevano arrivare in Sicilia e che Francia e Malta hanno accettato di accogliere», prosegue il titolare del Viminale, ribadendo l’intenzione di proseguire l'azione sul fronte migranti secondo le linee più volte indicate e «soprattutto, anticipo l'intenzione di presentare un Decreto Sicurezza che, tra le altre cose, affronterà il tema dei cosiddetti profughi-vacanzieri. Parliamo degli stranieri che scappano dal loro Paese ma vi tornano per le ferie (eppure gli abbiamo concesso la protezione: e normale?!)». Ma se il leader del Carroccio si prende i “meriti” di quello che ritiene un successo inedito, i grillini diffondono un comunicato per mettere i puntini sulle “i”. Altro che Salvini, «complimenti al nostro presidente Conte che in poco tempo è riuscito a ottenere rispetto dall'Europa, finalmente le responsabilità sulla gestione dei flussi migratori saranno condivise da tutti i leader Ue», scrivono i capigruppo M5s di Camera e Senato, Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, ridimensionando il ruolo del Viminale. «Gli italiani possono essere fieri di avere un Presidente del Consiglio come Giuseppe Conte. Dal giorno del suo insediamento ha dimostrato grande competenza e capacita di dialogo. E grazie al suo impegno e stato raggiunto un importante traguardo: il fenomeno migratorio non e più un problema italiano ma europeo». E mentre i due soci di governo si stuzzicano a distanza, sul tema immigrazione arriva il monito di Silvio Berlusconi, intervistato dal Giornale. La linea della fermezza in materia di immigrazione va bene, ma non bisogna «mai perdere di vista i principi di umanità che sono nella nostra cultura», ricorda l’ex premier al formalmente ancora alleato Matteo Salvini. «Il destino di esseri umani che sono vittime di un infame traffico e che rischiano la vita aggrappandosi a un'illusione di un domani migliore per se e per i propri figli merita rispetto», aggiunge il leader di Forza Italia. «La vita e la dignità delle persone vengono prima di tutto. Il cinismo davanti ai lutti e alle sofferenze non e tollerabile».