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Nicola Morra ha violato «lo Statuto» del Movimento 5 Stelle. È solo una delle motivazioni con cui un gruppo di grillini calabrese ha fatto sapere di aver segnalato il presidente della commissione Antimafia al collegio dei probiviri M5S. Al centro della contesa: le ripetute prese di posizione del senatore contro il candidato governatore pentastellato Francesco Aiello e la diserzione delle urne rivendicata a mezzo stampa. «D’altronde Morra aveva già violato i primi 5 punti del comma d dell’articolo 3 dello Statuto dell’associazione Movimento 5 Stelle, pregiudicando la campagna elettorale, alla quale non ha partecipato», scrivono gli attivisti. Non solo, il presidente della commissione Antimafia non sarebbe stato «corretto nei confronti degli altri iscritti» e con le sue dichiarazioni pubbliche avrebbe portato a termine «un vero e proprio boicottaggio, e il forte sospetto è che abbia tenuto questa condotta per mera politica interna a discapito dell’interesse dei cittadini calabresi». Per gli attivisti calabresi, Morra avrebbe calpestato «il volere degli iscritti che, con il 70,6 per cento dei voti» su Rousseau «hanno scelto di presentare le liste in Calabria». Dunque, da iscritti, «segnaleremo il senatoreMorra su Rousseau, al Collegio dei Probiviri per le opportune verifiche sulla sua condotta così nociva per il Movimento 5 Stelle».r.v.