I partiti calabresi hanno inviato le liste dei candidati alla commissione antimafia, presieduta dal senatore Nicola Morra, per un controllo preventivo.
Desecretata l'audizione del 1990 in Antimafia di Giovanno Falcone che parla dell'omicidio Mattarella e rivela l'indagine in corso su mafia-appalti dei Ros, definiti "encomiabili professionisti"
L'annuncio del presidente della Commissione antimafia dopo l'articolo del Dubbio: «Ho sempre ritenuto che, al pari delle richieste degli organi giudiziari, anche le semplici istanze di cittadini e di associazioni debbano trovare una risposta solerte e, quando possibile, positiva»
Giovanni Falcone nel verbale del 1990 avrebbe parlato di “una centrale unica degli appalti”, riferendosi all'indagine dei Ros. Ma è stata desecretata soltanto l’audizione del 1988
Il presidente ell'Antimafia Morra ha detto che la giustizia non deve essere vendetta. Sulle prime abbiamo pensato a uno scambio di persona. Invece era proprio lui: chapeau!
«Morra ha pronunciato delle frasi drammaticamente sbagliate che hanno contribuito a delegittimare la sua azione di presidente. Ma ha deciso di non dimettersi e a noi non resta che prenderne atto». Intervista a Walter Verini
Nicola Morra ha sbagliato. Il presidente dell’Antimafia se n’è reso conto, Domenica sera, a “Non è l’Arena”, su La7, si è detto «costernato, addolorato, se qualcuno si e sentito colpito» dalle parole con cui la settimana scorsa ha praticamente accusato i calabresi di essersela cercata, a votare una presidente della Regione malata terminale.
INTERVISTA. «Parole molto gravi», così la deputata reggina del Movimento definisce le accuse rivolte da Nicola Morra ai calabresi, colpevoli secondo lui di aver eletto Jole Santelli nonostante sapessero che era malata di tumore. «Non si possono ghettizzare le persone in base alle condizione di salute, non bisogna allegare la cartella clinica prima di candidarsi.»
Il presidente della Commissione antimafia: «Era noto a tutti che la Presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso». E scoppia la polemica
Dopo le dimissioni del commissario alla sanità Cotticelli, finisce nella bufera anche il suo successore Zuccatelli. E Morra (M5S) spera di portare in Calabria il fondatore di Emergency
"Le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, secondo cui“Il problema della Giustizia? E’ la crescita esponenziale del numero di avvocati.”, sono inaccettabili, offensive e fuori luogo, a maggior ragione in un momento delicato come quello che stiamo vivendo".
"Il problema della giustizia italiana? La crescita esponenziale del numero di avvocati". Parola di Nicola Morra. Quel Nicola Morra, presidente grillino della Commissione Antimafia, che ha trasformato la stessa commissione in una succursale di una procura. Fatto. Gli replica subito il presidente della Commissione Giustizia Mario Perantoni, pentastellato anche lui e avvocato: "Morra sbaglia, gli avvocati garantiscono la giustizia"
Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti ( Cpt) pubblicò un documento sui principi da rispettare relativi al trattamento delle persone private della libertà ai tempi del coronavirus.
Presentata la relazione della commissione Antimafia contenente le nuove e più stringenti regole per la concessione dei benefici penitenziari ai mafiosi
Il presidente della Commissione antimafia dà credito alle parole del pentito Mutolo e apre un'istruttoria sulla presunta nuova trattativa. Peccato però che stavolta a trattare sarebbe un ministro 5Stelle...
Nelle prossime ore sono attesi nuovi abbandoni. E gli attivisti calabresi chiedono l’espulsione di Morra per aver scaricato il candidato Aiello. L’eurodeputata Laura Ferrara: «il senatore usa il suo ruolo per distruggere»
«Il M5s non può sostenere uno come Aiello». La replica dell’aspirante governatore: «il senatore non parla a nome dell’antimafia, ma porta avanti una battaglia personale»