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Toscana staremo al fianco di Eugenio Giani. In Puglia non andiamo con Emiliano». Matteo Renzi va dritto per la sua strada e dagli studi di “Povera Patria” ribadisce il suo no al governatore uscente: in Puglia Italia viva cercherà un candidato alternativo, magari insieme ad “Azione” di Carlo Calenda e a + Europa.
«Emiliano è quello che sulla Tap, sull’Ilva, sulla Xylella, sulla Banca Popolare di Bari da trasformare in spa è stato tra i principali avversari di tutte le idee che Italia Viva ha», argomenta Renzi. «Quindi su questo tema andremo avanti con grande decisione da soli senza Emiliano».
A nulla sono valse dunque le aperture a Italia viva offerte dal Presidente pugliese: l’ex premier proverà a mettere in tutti i modi i bastoni tra le ruote alla coalizione di centrosinistra.
Dal canto suo, l’esponente dem prova a parare i colpi. «Sono assolutamente certo che queste polemiche non hanno una radice pugliese, ma hanno un problema politico nazionale da risolvere», continua a ripetere Emiliano. «Se il problema della pacificazione tra Italia Viva e il Governo deve passare dalla Puglia, sono disposto a dare una mano. Bisogna ricucire a Roma, non è una questione pugliese. I pugliesi stanno tutti qua, in questa coalizione. Non c’è conflitto di merito». Non solo, il governatore ricorda a Renzi la sintonia tra la sua Giunta e l’esecutivo sui dossier politici più delicati.
«Sull’ex Ilva», il governo in «ha la stessa posizione della Puglia», dice, favorevole alla «decarbonizzazione». E sulla questione «Xylella non c'è mai stata contrapposizione con nessuno: con il ministro dell’epoca, Martina, abbiamo lavorato benissimo, fatto tante cose buone e non ci sono discrepanze. Noi abbiamo applicato sempre le direttive di tutti i governi, compreso quello Renzi», insiste Emiliano, senza però riuscire a convincere il suo vecchio capo corrente.