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E' Valentina Cuppi, sindaco di Marzabotto, la nuova presidente dell'Assemblea del Pd, che l'ha votato in maniera quasi unanime - un solo astenuto - su proposta del segretario dem Nicola Zingaretti. «Propongo a tutti voi una sindaca, un'amministratrice. Nei nostri organismi dirigenti sempre più presenti gli amministratori per dare attenzione alla concretezza dell'azione politica - ha affermato -. Si è avvicinata noi da poco, questo non è un problema ma anzi un grande successo. Noi esistiamo per avvicinare le persone e non per allontanarle. E in questo momento di odio, di ritorno dei fascismi noi siamo felici di eleggere la sindaca di Marazabotto, comune medaglia d'oro della Resistenza». «Io non appartenevo al Pd, ma appartengo a questa strada su cui si cammina in tanti e tante da troppo tempo senza mai incontrarsi veramente», ha esordito Cuppi, che ha poi citato don Milani. «Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Uscirne da soli è avarizia, uscirne insieme è buona politica. La democrazia non potrà mai essere sostituita da piazze virtuali - ha sostenuto -. Questa deve essere la nostra strada. rendere capillare la democrazia. La voglia di partecipazione delle persone l'abbiamo vista e la vediamo con la mobilitazione di Friday for future o le manifestazioni Patrick Zaky. Ed è proprio del coinvolgimento delle persone parte la battaglia per combattere l'odio, per dividere, per mettere sempre in contrapposizione "io" e "loro"». Zingaretti: «Superare i decreti sicurezza» «Il governo sia più coraggioso. Io non lo considero un governo amico ma il nostro governo e il Pd ha svolto un ruolo decisivo pur tra mille difficoltà. Ora questo governo ha i dovere di accelerare e superare incertezze del tutto estranee al compito che si è dato» ha sottolineato il segretario dem. Che ha poi mandato un messaggio agli alleati, in particolare all'ex segretario del Pd Matteo Renzi: «non accetteremo temporeggiamenti furbeschi o manovre per indebolire e rallentare l'azione dell'esecutivo». Zingaretti ha poi parlato della necessità di superare i decreti Salvini, sui quali si attendono ancora le modifiche indicate dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Basta subalternità - ha dichiarato -. Perché di sicurezza in quei decreti non c'è assolutamente nulla. Sono decreti approvati per la paura non per la sicurezza. Vanno svuotati i decreti propaganda. Sia questo governo ad approvare al più presto decreti per la vivibilità e per la sicurezza urbana».