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«Marino è stato assolto per la vicenda degli scontrini. Alcuni, compreso qualche dirigente del Pd, mi chiedono di scusarmi per la scelta di sfiduciarlo. Ovviamente non credo di doverlo fare, perché quella scelta l’ho assunta spiegando fin dal primo momento che non era legata all’inchiesta. Marino non era adeguato a quel ruolo, stava amministrando male Roma, la città era un disastro. Provai per un anno ad aiutarlo, troverete decine di dichiarazioni dell’ex sindaco che lo riconosceva». Lo scrive Matteo Orfini in lungo post su Fb. «Difesi l’indifendibile» ma «non bastò perché errori e atteggiamento del sindaco non cambiarono». E aggiunge: «È semplice sfiduciare un tuo sindaco? No. Ma vi pongo io una domanda: per Roma, per i romani, sarebbe un bene o un male se oggi il M5s sfiduciasse la Raggi? Io credo sarebbe un bene».
«Molti obiettano che quella scelta ha portato alla vittoria della Raggi e al disastro attuale. Per carità, ognuno può interpretare a piacimento il nesso di causa- effetto. Dal mio punto di vista, la Raggi l’ha portata il disastro amministrativo prodotto da Marino e un’inchiesta Mafia capitale - che sconvolse la città e il Pd».
«È perfettamente legittimo - continua Orfini contestare quella complicatissima scelta. Ma non lo è farlo stravolgendone le motivazioni perché fa comodo. Mi dispiace lo facciano alcuni miei compagni di partito, che potrebbero invece contestare il merito di quella scelta».