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Confusi e preoccupati. L’umore tra il popolo del Partito democratico è altalenante: da un lato la gioia per la fine dell’esecutivo gialloverde, dall’altro l’ansia per un futuro sempre meno chiaro. «Quando il governo è caduto ho pensato evviva, finalmente è finita. Il senso di sollievo, però, è durato poco», racconta Anna Maria Loguercio, sostenitrice dem, che sta seguendo l’altalena delle consultazioni.
Domanda secca: secondo lei cosa dovrebbe fare il Pd?
Ho molti dubbi. A livello emotivo, le rispondo che ho molte resistenze rispetto a un’alleanza coi grillini. Ragionando, però, sono preoccupata per un eventuale voto, sia per le conseguenze che potrebbe avere a livello economico, sia perchè rischia di rafforzare ancora di più la Lega.
Le galassie dem e grillina sono compatibili?
Io credo che ci sia moltissima distanza tra il Pd e i 5 Stelle e penso per esempio alle loro accuse sull’essere il “partito di Bibbiano”. Personalmente, nel 2018 ero contraria ad un accordo con loro, perchè li considero un movimento pericoloso, nato su idee non democratiche e zeppo di personaggi di dubbia qualità. Da romana, poi, provo sulla mia pelle quanto siano un disastro anche a livello amministrativo.
Giudizio sul governo gialloverde?
Il peggior governo degli ultimi anni, che ha fatto cose gravissime. Da qui deriva la mia resistenza emotiva: Di Maio ha aperto al strada alla sciagurata politica sull’immigrazione di Salvini e la ha legittimata.
Ora però sarebbe disposta a
cambiare idea?
Col cuore le dico che sarebbe meglio evitare. Però ci troviamo in una situazione particolarmente difficile e la contingenza di questa legge elettorale di fatto obbliga a cercare maggioranze. Di conseguenza credo che un accordo si debba fare, ma solo se si trova una convergenza su alcuni punti per arrivare alla fine della legislatura.
Zingaretti dice che non ha paura di andare a elezioni...
Il segretario ha ragione. Nessuno può dire come andrà il voto e gli ultimi sondaggi danno il Pd in salita. Però io penso, forse facendo un ragionamento poco politico, che ora un accordo coi 5 Stelle toglierebbe la scena a Salvini e permetterebbe di ricreare un equilibrio nel paese in vista del voto. Sempre i sondaggi dicono che la Lega insieme a Forza Italia e a Fratelli d’Italia avrebbe una maggioranza talmente ampia da consientirle una riforma costituzionale con i due terzi dei voti del Parlamento. A me questa prospettiva spaventa molto, perchè signficherebbe un governo di destra con Salvini premier.
Secondo lei che cosa succederà martedì: governo giallorosso o no?
Il mio timore è che, invece di un governo giallorosso, se ne formi un altro gialloverde. Sto ascoltando ciò che dice Di Maio e vedo il serio rischio che trovi un nuovo accordo con Matteo Salvini. Del resto, la Lega gli sta offrendo di tutto e di più, compresa la premiership.
Teme che si torni al punto di partenza?
Esatto. Quando è caduto il governo ho pensato: finalmente è finita. Invece, più andiamo avanti e più mi sembra che Di Maio stia aprendo di nuovo a Salvini, più che a Zingaretti.