Confermando le previsioni della vigilia, la Cdu-Csu ha vinto le elezioni federali in Germania, assicurandosi il primato con il 28,6% dei voti. Il leader Friedrich Merz si prepara a succedere a Olaf Scholz alla guida del governo, mentre il Partito Socialdemocratico (Spd) subisce un duro colpo, fermandosi al 16,4%.

I risultati elettorali

Secondo i dati ufficiali della Bundeswahlleiterin, l’Unione (Cdu 22,6%, Csu 6%) ha registrato un incremento del +4,4% rispetto alle elezioni del 2021. L’AfD, con il 20,8%, ha raddoppiato i consensi (+10%), confermandosi seconda forza politica del Paese, ma resta esclusa da qualsiasi prospettiva di governo.

L’Spd di Scholz crolla al 16,4%, perdendo 9,4 punti percentuali. I Verdi, in lieve flessione, ottengono l’11,6% (-2,4%), mentre la sinistra di Die Linke cresce fino all’8,8% (+3,6%). Rischiano di rimanere fuori dal Parlamento i liberali dell’Fdp (4,7%, -6,7%) e l’Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw) con il 4,9%, entrambi sotto la soglia di sbarramento del 5%.

Merz: «Governo il più rapidamente possibile»

Friedrich Merz ha celebrato la vittoria nella sede della Konrad Adenauer Haus, dichiarando: «Il 23 febbraio 2025, noi, Cdu e Csu, l’Unione, abbiamo vinto queste elezioni. Ora dobbiamo formare un governo che possa agire il più rapidamente possibile». A livello internazionale, Donald Trump ha definito il risultato «un grande giorno per la Germania e per gli Stati Uniti», mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato un messaggio di congratulazioni.

Dall’Italia, il vicepremier Antonio Tajani e il leader della Lega Matteo Salvini hanno espresso soddisfazione per il risultato. Salvini ha commentato: “Il cambiamento vince anche in Germania! AfD raddoppia i voti, nonostante attacchi e menzogne della sinistra”.

Il successo dell’AfD ha sollevato forti preoccupazioni nella comunità ebraica tedesca. Josef Schuster, presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, si è detto “scioccato” dall’ascesa dell’ultradestra.

Coalizioni: quale futuro per la Germania?

Ora il nodo principale per Merz resta la formazione del governo. L’opzione più probabile sembra essere una coalizione “Kenia” con Spd e Verdi, ma all’interno della Cdu-Csu ci sono forti resistenze, in particolare da parte della Csu, a collaborare con i Verdi. Merz punta a formare il governo entro Pasqua, mentre la leader dell’AfD Alice Weidel, forte dello storico successo del partito, ha offerto la sua collaborazione all’Unione, pur ammettendo che «probabilmente non accetteranno».