Europarlamento. Alla fine il Parlamento europeo ha un nuovo presidente. Dopo due scrutini è passato il candidato italiano David Sassoli del Pd. La sua è stata una proposta sostenuta dal gruppo dei Socialisti e democratici ma anche dai deputati del Ppe. I voti a suo favore sono stati 345 sufficienti a non ripetere l’esito della prima tornata di votazioni nella quale si era fermato a 325 preferenze sulle 332 utili ad ottenere la maggioranza assoluta.
Italia in ordine sparso
Tuttavia tra gli italiani solo il Pd ha barrato la casella di Sassoli, Fi infatti si è astenuta mentre Lega e Fratelli d’Italia hanno virato su Jan Zahradil dei Conservatori Ecr. Libertà di coscienza per il Movimento 5 Stelle. Tra le sue prime dichiarazioni Sassoli ha sottolineato l’impegno per rivedere i contestatissimi accordi di Dublino sui migranti. «Signori del Consiglio Europeo, questo Parlamento crede che sia arrivato il momento di discutere la riforma del Regolamento di Dublino che quest'Aula, a stragrande maggioranza, ha proposto nella scorsa legislatura» ha detto il nuovo presidente dell’Europarlamento.
Rabbia Salvini
Esultanza tra le file del Pd ma durissimo Matteo Salvini che ha usato il suo solito stile: «un parlamentare del Pd, pensate un po', un ex giornalista della Rai, magari con ancora il contratto della Rai, che fa il presidente del Parlamento europeo per la sinistra, per il Pd. Bello, rispettoso degli taliani e degli europei che hanno votato. A presiedere il Parlamento uno di sinistra, magari anche coi voti di qualcuno del centrodestra, anzi sicuramente sì, visti i numeri. Ma della Lega no sicuramente». Una sottolineatura che non è passata inosservata in casa forzista che ha sparato a palle incatenate tramite Andrea Romano: «vegogna di un ministro della Repubblica che non rivendica un successo dell'Italia».