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La commissione Bilancio del SEnato ha approvato stamattina l'emendamento alla Manovra che introduce la web tax
Concluse in nottata le elezioni dei presidenti delle 14 Commissioni permanenti di Camera e Senato. Il M5s incassa 13 presidenze, 6 al Senato e 7 alla Camera, una in meno rispetto a quelle concordate, la Agricoltura a Palazzo Madama, finita alla Lega che ha riconfermato l'uscente. Il Pd fa il pieno: 5 presidenze di commissione alla Camera e 4 al Senato, idem Italia viva, che incassa tutte e 4 le presidenze concordate, 2 alla Camera e 2 al Senato. Matteo Salvini incalza: «Con il voto segreto saltato l’inciucio 5Stelle-Pd». Tensioni in commissione Giustizia anche alla Camera dove a sorpresa la spunta Vitiello (Iv), che si dimette dopo le proteste M5s per la mancata elezione di Mario Perantoni. Il tutto avviene al termine di una giornata convulsa, in cui la maggioranza è stata battuta per ben tre volte (due al Senato e una alla Camera, anche se poi a Montecitorio l’incidente è rientrato) nelle votazioni sul rinnovo dei vertici delle commissioni permanenti di Camera e Senato. Tra accuse incrociate e sospetti reciproci, solo Leu rimane senza poltrona. L'unica presidenza che le sarebbe toccata, ovvero la Giustizia al Senato con Pietro Grasso, è restata invece in mano alle opposizioni, con la conferma del leghista Andrea Ostellari. Episodio che ha fatto infuriare gli alleati, con il ministro della Salute Roberto Speranza che ha lasciato la riunione serale del Cdm (dopo aver votato la proroga dello stato di emergenza), ritenendo necessario un chiarimento politico.