Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è intervenuto oggi in Aula alla Camera in occasione della discussione sulla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni (eccetto Azione) a seguito del caso Almasri. La mozione è stata bocciata con 218 voti contrari.

Durante il suo intervento, Nordio ha risposto alle accuse mosse nei suoi confronti, affermando di essere stato accusato di numerosi problemi, dal sovraffollamento carcerario alle nomine del garante, fino alle critiche sulla gestione delle intercettazioni e la riforma penale. «Il governo è accusato di slealtà verso la Camera», ha dichiarato, aggiungendo che l'intero processo sembra somigliare a una «Inquisizione».

Nel suo intervento, il ministro ha anche sottolineato che il suo ruolo non è quello di un "passacarte", ma di un organismo che deve attivare attività istruttoria in caso di inesattezze nei provvedimenti. Riferendosi a un errore nel provvedimento della Corte penale internazionale, ha ribadito che gli atti giuridici devono essere corretti se contengono dubbi o discrepanze.

Infine, Nordio ha lanciato una chiara difesa delle sue riforme, in particolare della separazione delle carriere e del sorteggio, temendo che gli attacchi ricevuti siano volti a ostacolare questi cambiamenti. «Più gli attacchi saranno violenti, più saremo determinati», ha affermato, promettendo che la riforma andrà avanti senza esitazioni.