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“Fino a ora il Governo ha detto ai cittadini cosa devono fare e ha chiuso mettendo tutto sulle loro spalle. Ci siamo stancati delle paternali, delle approssimazioni e dei sermoni. E’ ora che il Governo faccia quello che deve per tornare alla normalità. Abbiamo sviluppato un piano in 10 parametri da analizzare in modo da avere una gestione della Fase 3 trasparente, chiara e che consenta ai cittadini di riprendere la propria vita aprendo aziende e scuole”. Carlo Calenda lancia con il suo partito Azione un programma che traghetti l’Italia verso un’auspicata Fase 3 “partendo innanzitutto dalla consapevolezza che, a fronte di situazioni regionali differenti, è indispensabile pianificare una riapertura differenziata sia per le regioni italiane che per i diversi settori produttivi all’interno dei singoli contesti regionali”. Diversificazioni programmabili e realizzabili, secondo Calenda “prendendo come riferimento 10 parametri, basati sulla disponibilità di dati epidemiologici e statistici di carattere sanitario e sulla disponibilità di informazioni circa dotazioni strutturali e strumentali delle singole regioni per la gestione dell’emergenza”. Si tratta di punti chiave elencati secondo un ordine logico e non di importanza “poiché è l’insieme di questi che dimostra il livello di sicurezza di una regione o della nazione rispetto alla Fase 3 dell’emergenza epidemica”. Quindi , per citare alcuni punti, dall’indice di trasmissibilità e rapporto percentuale di positivi Covid su abitanti, a test sierologici e tamponi, stanze per isolamento e mascherine, medici di base e tracciamento digitale dei contatti. “Il sistema proposto ha numerosi vantaggi -conclude il leader di Azione- oggettività e trasparenza; consapevolezza da parte dei cittadini; indicazione alla Regione dei requisiti sanitari necessari, corrispondenti ad attività da implementare; regolamentazione chiara in caso di nuovo picco epidemico. Una vera cintura di sicurezza per convivere in sicurezza con il virus"