https://youtu.be/U-kEUkwUIOI   Nella quarta tappa del suo tour "Oltre il pregiudizio", a Giulianova, Roberto Sensi incontra l'avvocata Diana Giuliani, presidente del Comitato pari opportunità (Cpo) di Teramo, per parlare di gender gap nella professione forense. «Cosè il gender gap? Rispondo con una percentuale: nellavvocatura le donne guadagnano il 48% in meno degli uomini a parità di ruolo. E a proposito del ruolo, inoltre, non è detto che le donne arrivino a occupare le posizioni di rilievo riservate agli uomini ruolo di rilievo», spiega Giuliani. «Nellavvocatura il gender gap è una delle problematiche che attualmente ci sta attanagliando maggiormente, anche perché come lavoratrici del diritto riusciamo a percepire il divario ancora di più - aggiunge. Si tratta di un divario legato anche al linguaggio: forma e sostanza sono due aspetti della stessa problematica, e dobbiamo ancora lavorare su entrambi i fronti. Quando si parla di gender gap, infatti, si fa riferimento al divario retributivo, ma la matrice di questo fenomeno è sicuramente culturale, come in tutte le questioni che riguardano la discriminazione di genere». «E la cultura - sottolinea Giuliani - che forma i nostri pregiudizi. Si prenda lappellativo avvocata, che non è affatto scontato. Ma il riconoscimento lavorativo passa attraverso il corretto utilizzo delle parole e il giusto genere grammaticale. I numeri ci dicono che in tutti settori - politico culturale, sociale, lavorativo, e soprattutto forense - la percentuale delle donne cresce in maniera esponenziale: nell'avvocatura siamo al 47%. Ma se si paragona questo dato con quello relativo al divario salariale, risulta chiaro che lequità non si è ancora raggiunta». «Se poi consideriamo gli ambiti di specializzazione delle donne nel mondo forense - conclude la presidente del Cpo - lavvocata è ancora considerata più  propensa a risolvere questioni di natura civilistica, meglio ancora se attengono il diritto di famiglia e minorile. E questo perché è ancora forte quel pregiudizio per cui la donna e la cura sono due concetti che vanno di pari passo. Il mondo del diritto è stato scritto dagli uomini per gli uomini, e le donne fanno fatica ad essere riconosciute», chiosa Giuliani.