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Sulla riforma del processo civile, dialogo in corso tra il Ministero della Giustizia, l’Associazione nazionale magistrati (Anm) e il Consiglio nazionale forense (Cnf), sulle questioni organizzative connesse all’anticipazione dell’entrata in vigore del nuovo rito. Il capo di Gabinetto, Alberto Rizzo, ha incontrato ieri in via Arenula il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, e una delegazione della Giunta.
Durante la riunione, il capo di Gabinetto ha spiegato come l’anticipazione dell’entrata in vigore della riforma del processo civile, al 28 febbraio 2023, sia stata necessaria alla luce di interlocuzioni con la Commissione europea sul monitoraggio delle riforme previste dal Pnrr.
Il Ministero ha assicurato ogni supporto organizzativo agli uffici giudiziari, per creare le migliori condizioni possibili per facilitare la transizione al nuovo rito. Il capo di Gabinetto ha poi condiviso con l’Anm le rassicurazioni della Dgsia, Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati del Ministero, sul completo adeguamento dei sistemi informatici in tempo per l’effettiva entrata in vigore della riforma.
Un’altra riunione, sempre dedicata alle problematiche collegate all’anticipazione della riforma del processo civile, è stata già fissata nella sede del Ministero della Giustizia per la mattina dell’11 gennaio 2023, tra il capo di Gabinetto, Alberto Rizzo, e la presidente del Consiglio nazionale forense, avvocato Maria Masi.