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Andrea Mascherin, presidente dimissionario del Cnf
Consiglio nazionale forense esprime apprezzamento per quanto dichiarato ieri dal sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone sull’impegno a superare l’attuale normativa sull’equo compenso e consentire così ai liberi professionisti di recuperare centralità, decoro e dignità. Esprime inoltre un ringraziamento a Pietro Gancitano, consulente giuridico del ministro della Giustizia per gli ordini professionali, il quale ha portato alla Manifestazione dell'avvocatura per il diritto all'equo compenso, organizzata da Ocf e dall'Ordine degli avvocati di Roma, il messaggio del ministro Bonafede.
Nel messaggio si è dato seguito al recente incontro avuto tra il presidente del Cnf Andrea Mascherin, il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone e il consulente del ministro, sulla necessità di riconvocare in tempi brevi il tavolo tecnico per il perfezionamento della normativa. Anche il presidente di Ocf, Giovanni Malinconico ha dichiarato apprezzamento per l’impegno assunto da Bonafede per la concreta attuazione della disciplina dell’equo compenso ed il potenziamento delle azioni contro l’elusione della legge.
Alla manifestazione è intervenuto il consigliere Cnf Antonio Baffa, il quale ha sottolineato come «La normativa sull’equo compenso, al cui varo il Cnf ha dato un impulso iniziale fondamentale e un contributo significativo, rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto a una situazione precedente di cosiddetto “caporalato intellettuale” messo in atto anche da Pubbliche Amministrazioni che addirittura teorizzano che il diritto al compenso è surrogabile al presunto prestigio dell’incarico.
Condividiamo perciò l’iniziativa della attuale compagine ministeriale di riconvocare a breve il tavolo tecnico per apportare i necessari correttivi normativi al testo, già individuati dal Cnf e necessari per precludere le attuali prassi elusive».