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Fumata nera per l’elezione dei nuovi vertici dell’Associazione nazionale magistrati. Dopo il rinvio di due settimane fa, con il primo voto, svolto online questo pomeriggio, non si è raggiunto il quorum, ossia la maggioranza assoluta di 19 preferenze. Infatti, 4 voti sono andati all’esponente di Autonomia&Indipendenza, Aldo Morgigni, e altrettanti al rappresentante della lista Articolo 101, Andrea Reale - gli unici nomi ufficialmente candidati per la presidenza - mentre le schede bianche sono state 28. Prima del voto, dopo una pausa dei lavori, i gruppi di maggioranza, Area e Magistratura Indipendente, rispettivamente 11 e 10 componenti, e Unicost, che ne ha 7, avevano espresso l’intenzone di votare scheda bianca. La ragione è la spaccatura che si è creata sul documento programmatico, frutto del lavoro di un tavolo al quale hanno partecipato tutti i gruppi tranne Articolo 101 e che doveva essere alla base della formazione di una giunta se non unitaria il più possibile allargata, sul quale A&I, Mi e Articolo 101 si sono astenuti. «Area voterà scheda bianca per la mancata convergenza di Mi e A&I sulla bozza programmatica, alla cui stesura avevano partecipato, che ci fa prevedere che non c’è una maggioranza sufficiente» per l’elezione del presidente, ha spiegato Giovanni Tedesco, ribadendo che il gruppo «è per una giunta maggioritaria, ma al momento non ci sono le condizioni per arrivarci». La posizione di Magistratura Indipendente è stata spiegata da Salvatore Casciaro: «In attesa che si superi l’impasse, mancando una coalizione in grado di sostenere una giunta, anche Mi voterà scheda bianca». Per Unicost Antonio Nicastro ha sottolineato il fatto che il gruppo «ha spinto più di tutti per l’unità, proponendo il tavolo tecnico sul programma. Ma registrando le astensioni sulò documento voteremo scheda bianca». Da Autonomia&Indipendenza invece la proposta di una candidatura, quella di Aldo Morgigni, che lui stesso ha annunciato. «Mi propongo come presidente per uscire dall’impasse garantendo, se eletto, una rotazione: dopo alcuni mesi rimetterei il mandato a favore di altri. Ci offriamo non in contrapposizione a Reale o a chi vota scheda bianca, ma è stato votato un documento con le linee programmatiche che legittimano tutte le liste». Una nuova riunione il 5 dicembre - con eventuale prosecuzione il giorno dopo - per arrivare ad eleggere il presidente, il segretario e i componenti della nuova giunta dell’Anm. È la decisione, presa a maggioranza (contrario il gruppo di ’Articolo 101’) dal comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati al termine dei lavori di oggi, in cui si è registrata ancora una ’fumata nerà sull’elezione dei nuovi vertici.