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In vista delle prossime elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura, previste probabilmente a luglio, alcuni gruppi associativi delle toghe hanno deciso di mutuare dalla tanto vituperata politica lo strumento delle primarie per selezionare i propri candidati.
Con alcune differenze di metodo, saranno Autonomia& Indipendenza, la corrente fondata nel 2015 dall’ex pm di Mani pulite Piercamillo Davigo, ed Area, il raggruppamento delle toghe progressiste che comprende anche Magistratura democratica, i gruppi che vi ricorreranno. A& I aveva chiesto l’anno scorso che le primarie fossero adottate da tutti i gruppi dell’Anm. La proposta era però stata bocciata a maggio- ranza.
Il sistema adottato dai davighiani è sostanzialmente uguale a quello del M5s. «Potranno dichiarare la propria disponibilità alla candidatura - si legge nel regolamento - gli ' aderenti' al gruppo regolarmente iscritti nonché i soci ' sostenitori' che hanno sottoscritto la carta dei valori di A& I».
Il candidato dovrà poi presentare un breve curriculum ed una sintesi delle proposte programmatiche. Gli elenchi dei candidati, con le proposte ed il cv, sarà inviato a tutti gli iscritti di A& I. Come per le “parlamentarie” del M5s, le consultazioni si svolgeranno mediante votazione telematica in un giorno prefissato.
Al momento non è prevista nessuna sanzione economica, come invece indicato nel regolamento del M5s, per il consigliere eletto al Csm che decidesse un giorno di uscire dal gruppo. Per quanto riguarda le toghe progressiste, il sistema utilizzato ricalca invece quello del Partito democratico.
Attraverso lo svolgimento di assemblee nei vari Tribunali e con la raccolta di almeno trenta firme di presentazione sono stati individuati i candidati. In questo caso nessun curriculum o proposte particolari da sottoporre al voto dei colleghi. Per la scelta ha giocato un ruolo fondamentale l’esperienza associativa. Eliminato in radice il rischio “infiltrati”, Area ha deciso di puntare solo su candidati di stretta osservanza.
Come per A& I, saranno ammessi al voto, oltre agli iscritti, anche coloro che hanno sottoscritto l’adesione alla carta dei valori di Area. Su questo punto le toghe progressiste devono però avere il timore degli “infiltrati”. Nel regolamento si legge infatti che «i dirigenti si occuperanno di verificarne la serietà, escludendo coloro che risultano aderenti o impegnati in altri gruppi». Una sorta di “screening” preventivo.
Fra i nomi noti, il presidente del Tribunale di Vasto Bruno Giangiacomo e l’aggiunto della Procura di Roma Giuseppe Cascini.
Sia per A& I che per Area, infine, non è indicato quanti saranno quelli che effettivamente correranno per il Csm. Il motivo è semplice: le primarie, oltre ad individuare i candidati, serviranno alle due correnti per “contare” in anticipo i voti di cui dispongono. Questo per evitare di presentare alle elezioni troppi candidati con il rischio di perdere seggi causa dispersione di voti. A differenza della politica, trattandosi di magistrati, nulla è lasciato al caso.