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Le elezioni italiane "incarnano tutto, è populismo puro". E' il parere di Stephen Bannon, in questi giorni in Italia nell'ambito di un tour per la costruzione di un movimento populista in Europa, che culminerà martedi con un discorso che verrà pronunciato in Svizzera. Per l'ideologo del Trumpismo e dell'alt right, caduto in disgrazia negli Usa dopo l'allontanamento dalla Casa Bianca e da Breitbart News, "gli italiani sono andati oltre, in un lasso di tempo più breve, di quanto fatto dai britannici con la Brexit e dagli americani con Trump". Per Bannon, intervistato a Roma da Jason Horowitz del New York Times, "l'Italia è leader" dell'ondata populista che sta travolgendo il vecchio ordine politico. L'ex capo stratega di Donald Trump riflette su due possibili scenari post voto, vale a dire l'impossibilita di formare un governo o un'alleanza tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Sarebbero per Bannon esiti auspicabili, perché consentirebbero alle forze populiste di guadagnare ancora più consensi e potrebbero portare al "sogno definitivo" di un'alleanza tra il Movimento 5 Stelle e la Lega. Nella nuova fase della sua vita professionale, l'ex capo stratega di Donald Trump e ideologo dell'alt right potrebbe addirittura lanciare un "Breitbart", la rivista di estrema destra che ha fondato, ma di sinistra". E quanto ha lasciato intendere lo stesso Bannon, in un'intervista a GQ, ripresa dal Washington Post. "Sono venute un sacco di persone da me parlandomi del lancio di un Breitbart di sinistra. Ora capiscono che hanno bisogno di una piattaforma anti-establishment a sinistra", ha spiegato l'ex stratega del trumpismo. Al momento, Bannon ha spiegato di limitarsi a studiare la genesi e lo sviluppo di movimenti come "Times Up", l'organizzazione a difesa delle vittime di molestie sessuali, lanciata da varie star di Hollywood dopo l'esplosione del caso Weinstein. .