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VLADIMIR PUTIN E DONALD TRUMP
Donald Trump torna a far parlare di sé sul fronte della guerra in Ucraina. Durante un incontro alla Casa Bianca con il premier norvegese Jonas Gahr Støre, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che Russia, Ucraina ed Europa «accetteranno» un accordo di pace e che il conflitto «finirà presto».
Una dichiarazione che arriva poche ore dopo un attacco russo a Kiev definito «il più sanguinoso da luglio», con almeno 12 morti e 90 feriti. «Vladimir, basta!», ha scritto Trump su Truth, rivolgendosi direttamente a Putin. «Non sono contento degli attacchi su Kiev, sono arrivati nel momento sbagliato. Ogni settimana muoiono 5mila soldati. Concludiamo l’accordo di pace», ha esortato.
Nonostante le critiche, Trump ha ribadito la propria fiducia nella possibilità che sia Zelensky che Putin vogliano davvero la pace, sottolineando che Mosca avrebbe già fatto una «grande concessione», rinunciando – a suo dire – alla conquista dell'intero territorio ucraino.
Lavrov: «Mosca lavora all'accordo»
Da Mosca è arrivata una conferma indiretta: il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, in un’intervista alla CBS ripresa dalla Tass, ha affermato che la Russia è pronta a concludere un accordo, ma che «alcuni elementi necessitano aggiustamenti». Lavrov ha ribadito la disponibilità al negoziato, aggiungendo che Mosca sta «lavorando sui dettagli».
Il premier norvegese: «L’Ucraina è sotto attacco, serve l’impegno Usa»
Durante l’incontro nello Studio Ovale, Jonas Gahr Støre ha elogiato l’impegno degli Stati Uniti nel favorire un cessate il fuoco, ma ha ricordato che «l’Ucraina è sotto attacco, si sta difendendo. Le vite si stanno perdendo». Il premier ha anche sottolineato come il conflitto abbia implicazioni ben più ampie: «Non è solo una tragedia umana, è una minaccia globale».
Tensione diplomatica tra USA e UE
Le parole di Trump hanno provocato reazioni anche in Europa. L’Alta rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas, ha affermato che «Putin sta intensificando gli attacchi e rende chiaro che non vuole la pace». Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato gli Usa a «rivolgere la loro irritazione solo a Putin», accusandolo di continuare a bombardare mentre parla di pace.
Il nodo Crimea
Tra gli ostacoli al negoziato c’è sempre la questione della Crimea. Trump ha attaccato Zelensky per la sua fermezza sul tema, definendo “incendiarie” le dichiarazioni del presidente ucraino, che dal Sudafrica ha ribadito: «Non cederemo mai la Crimea». Kiev ha dichiarato di aver accettato da oltre un mese una proposta di cessate il fuoco avanzata dagli Stati Uniti, ma gli attacchi russi sarebbero continuati ininterrotti.
Escalation militare
Nelle ultime ore, 79 droni ucraini sono stati abbattuti dalla difesa russa, secondo il ministero della Difesa di Mosca. 59 di questi sarebbero stati intercettati sulla Crimea, confermando la centralità strategica della penisola nello scontro militare.