L’Italia è finalmente fuori dalla recessione tecnica. Dopo due mesi consecutivi di segno negativo, infatti, il Pil del nostro paese ricomincia a crescere moderatamente: un rialzo congiunturale dello 0,2 per cento, secondo i dati forniti dall’Istat. La crescita registrata è superiore alle attese degli analisti. Su base annua, nel I trimestre, il Pil è salito invece dello 0,1 per cento. All’inizio del 2019, l’economia italiana ha segnato «un moderato recupero che ha interrotto la debole discesa dell’attività registrata nei due trimestri precedenti», scrive l’Istituto di ricerca nel commento ai dati sul Pil.
«Nel complesso, l’ultimo anno si è caratterizzato come una fase di sostanziale ristagno del Pil, il cui livello risulta essere nel primo trimestre del 2019 pressoché invariato rispetto a quello di inizio del 2018», prosegue la nota. L’ Istat spiega inoltre che «il primo trimestre del 2019 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al primo trimestre del 2018». A contribuire maggiormente al ritorno del segno più nel Pil sono i comparti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca, ma anche dell’industria e dei servizi. Per Luigi Di Maio «l’Italia fuori dalla recessione dimostra che la direzione intrapresa dal governo è quella giusta. Andiamo avanti come un treno verso il cambiamento», commenta il vice premier. Ottimista anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, convinto che «il dato del primo trimestre lascia intravedere che la previsione di crescita annuale ( 0,2 per cento in termini reali) indicata nel DEF possa essere raggiunta e anche superata se il contesto internazionale sarà moderatamente favorevole».