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Un volume che parte dalla riflessione sul carcere di Udine, ma che finisce per allargarla nei confronti dell’intero sistema carcerario. ' Via Spalato, storie e sogni dal carcere di Udine', è il titolo di questo volume – edito da Menabò - curato da Franco Corleone, il garante dei diritti delle persone private della libertà della regione Toscana e da Roberta Casco, presidente dell’associazione Icaro.
Andando avanti con la lettura, si fa più volte riferimento all’opportunità che dal carcere, però, bisogna uscire. Ma c’è anche un intero capitolo dove si indaga sul fallimento del carcere e vengono esaminati i nodi più difficili: il senso della pena e del carcere, l’indulto e l’amnistia, l’ergastolo e il 41bis. «Un libro – spiega Roberta Casco - che nasce dall’esigenza di voler raccogliere e divulgare una parte dell’enorme lavoro svolto negli anni da Maurizio Battistutta sui temi legati alla detenzione, all’esecuzione della pena, alla Giustizia, e aspira a diventare un pretesto per numerosi momenti di approfondimento su una tematica troppo spesso dimenticata, ma che riguarda una realtà che appartiene alla nostra città».
Maurizio Battistutta, scomparso il 22 febbraio del 2017, è stato il fondatore dell’associazione Icaro. Un uomo, come ricordano chi l’ha conosciuto, dotato di rara umanità e che ha speso la sua esistenza per i diritti. A cominciare da quelli lavorativi. Si apprende nel libro che, dopo aver fatto l’operaio e il macchinista ferroviere, dal 1983 entra all’Enaip- Fvg - Centro Servizi Formativi di Pasian di Prato, dove lavora per oltre trent’anni come docente nei corsi di prima formazione, coordinatore didattico, responsabile per l’orientamento e tutor.
Nel Centro svolge anche attività di rappresentante sindacale; il suo impegno nella Cgil lo porta poi ad avere un distacco parziale come responsabile regionale del settore della formazione professionale. Compie varie esperienze di ricerca sociale e, con il collega Marco Iob, pubblica “Ascoltare il futuro. Il mondo possibile dei preadolescenti”, Edizioni La Meridiana 1996.
Dal 1988, inizia la sua inesausta attività di volontariato presso la Casa circondariale di Udine e il Centro di servizio sociale per adulti. Nel 1994 costituisce l’associazione di volontariato penitenziario Icaro, di cui sarà presidente fino alla sua nomina, nel 2012, a Garante dei diritti delle persone private della libertà personale nel Comune di Udine.
«Come ci ricorda il titolo di questo libro: Via Spalato, non un luogo “altro” lontano da noi – spiega ancora la presidente dell’associazione Icaro di Udine -, ma al contrario molto vicino, a pochi passi dal centro della città. Il carcere, un edificio misterioso per i più, del quale è necessario parlare, con il quale è urgente continuare a costruire ponti per comprendere, per sollecitare soluzioni diverse dall’irragionevole e ben poco efficace emarginazione degli autori di reato».
Il ricavato delle vendite di questo volume sarà utilizzato per proseguire nel progetto del Premio Nazionale Maurizio Battistutta. «Progetto oneroso – ricorda sempre Roberta Casco - ma al quale non vogliamo rinunciare per nessun motivo. Così Maurizio entra in tutte le carceri italiane e consente ai detenuti di riflettere ed esprimersi. Un modo tra i tanti per dare dignità».
A novembre del 2018 c’è stata la prima edizione del Premio Nazionale intitolato a Battistutta e riservato alle persone detenute. «Al concorso – si apprende nel libro - hanno partecipato tantissimi detenuti, con lavori letterali e artistici, con lo scopo di far sapere che, pur rinchiusi, la loro vita scorre ancora e per dimostrare di essere capaci di attrarre attenzioni con il proprio lavoro di scrittura, o di pittura». Ora l’associazione Icaro conta di ripeterlo nel 2020 grazie al ricavato delle vendite del libro