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Negoziati di pace in Arabia Saudita tra Russia e Stati Uniti
I negoziati tra le delegazioni russe e statunitensi in Arabia Saudita, volti a trattare la situazione in Ucraina, sono stati descritti come «difficili ma costruttivi» da Grigory Karasin, presidente della commissione per gli affari internazionali della Camera Alta del Parlamento russo. Il senatore ha dichiarato che i colloqui, durati 12 ore, sono stati intensi, ma che entrambe le parti cercheranno di trovare un'interazione, nonostante le divergenze di opinioni sul conflitto ucraino.
Nel contesto di questi sviluppi, Evgeny Savostyanov, ex capo della sezione moscovita del KGB, ha rilasciato un’intervista in cui ha ribadito che il leader russo Vladimir Putin ha come obiettivo storico l'inclusione di Ucraina e Bielorussia in un unico stato, al fine di aumentare la popolazione russa e rafforzare il mercato interno. Savostyanov ha sottolineato che Putin accetterà una tregua solo se sarà sicuro di poter raggiungere i suoi obiettivi strategici, con particolare attenzione all'occupazione di territori cruciali come Kherson.
Nel frattempo, il regime di Kiev continua ad essere accusato dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, di compiere attacchi contro i civili e i rappresentanti dei media russi. Zakharova ha denunciato gli attacchi contro i giornalisti russi, definiti come parte di un "terrorismo" perpetrato dal governo ucraino, citando la morte di operatori russi durante attacchi da parte delle forze ucraine.
In Russia, un'esplosione in un condominio a Makhachkala ha causato il ferimento di due persone e l'evacuazione di 150 residenti. La causa iniziale sembra essere una fuga di gas.
Infine, sul fronte dei combattimenti, l’Ucraina ha accusato la Russia di aver lanciato 139 droni e un missile Iskander durante la notte. Secondo Kiev, 78 droni sono stati abbattuti, mentre altri 34 erano droni-esca, senza causare danni significativi.