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«I nuovi insulti del presidente Usa, Joe Biden, restringono ulteriormente lo spazio di possibilità per migliorare i rapporti tra Russia e Stati Uniti». È il commento del portavoce del Cremlino, Mosc, dopo che Biden ha definito il presidente russo Vladimir Putin «macellaio» nel corso della sua visita di oggi a Varsavia. Peskov ha inoltre definito «strane» le accuse di Biden, tracciando un parallelo tra i bombardamenti Nato nell’ex Jugoslavia e quanto sta avvenendo in Ucraina. Intanto durante la giornata ci sono state diverse esplosioni a Leopoli, come riferito dal sindato Andrey Sadovy. Sadovyi ha avvertito i residenti di Leopoli che erano possibili ulteriori bombardamenti e ancora una volta li ha esortati a rimanere nei rifugi. Testimoni oculari riferiscono di aver visto una colonna di fumo su uno dei quartieri della città. La situazione può essere complicata dalle forti raffiche di vento. «Ci sono state tre potenti esplosioni vicino a Leopoli dal lato Velyki Kryvchytsi - ha dichiarato Maksym Kozytsky, capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli -, ora c'è un allarme aereo, quindi mantienete la calma e rimanete al riparo». Almeno due missili hanno colpito la città e ci sono segnalazioni di almeno cinque persone ferite, secondo Kozytsky, secondo cui ci sono ancora minacce per ulteriori attacchi missilistici, come dichiarato in un post sul suo profilo Facebook. «Le informazioni sul possibile coinvolgimento di un edificio residenziale o di altre infrastrutture non sono state confermate», ha aggiunto. L’ufficiale ucraino Vladislav Nazarov ha annunciato che le forze di Kiev hanno respinto il tentativo dei russi di sbarcare a Odessa. Lo riporta l’agenzia ucraina Ukrinform. «Il nemico continua a perlustrare la costa e il Mar Nero. Ma i sistemi di difesa aerea stanno facendo il loro lavoro», ha detto Nazarov, e «il loro tentativo di far attraccare motoscafi nella regione di Odessa non ha avuto successo, è stato respinto», ha aggiunto.