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Italia, Francia, Germania, Malta e Finlandia, alla presenza del commissario europeo uscente all’immigrazione Avramopoulos, hanno raggiunto un accordo sulla redistribuzione dei migranti salvati nel mediterraneo da navi umanitarie, militari o commerciali. Il concetto base è che chi sbarca nei paesi costieri come Italia o Malta sbarca a tutti gli effetti in Europa. In sintesi il risultato raggiunto prevede un meccanismo automatico per il quale ogni paese che aderisce all'accordo si incaricherà dell'accoglienza, delle domande di protezione umanitaria. E degli eventuali rimpatri. Il punto più importante è che tale intesa riguarda sia i richiedenti asilo che i migranti “economici”. Rimangono comunque in vigore gli accordi con la Libia anche se la situazione nei centri di detenzione è quella ben conosciuta. Niente da fare per una richiesta che stava a cuore all'Italia e cioè la rotazione dei porti di sbarco, questa potrà avvenire solo su base volontaria o in momenti di particolare pressione migratoria. Ora il prossimo passaggio sarà quello del Consiglio degli affari interni a Lussemburgo il prossimo ottobre per capire quale sarà l'atteggiamento degli altri paesi europei.