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Matteo Salvini, alla guida del Viminale ancora per qualche giorno, ha autorizzato nella notte di mercoledì lo sbarco dei bambini, delle donne e dei malati dalla Mare Jonio bloccata – da lui medesimo - a 13 miglia da Lampedusa dopo l’ennesimo salvataggio nel Mar Mediterraneo. A bordo della nave della Ong italiana Mediterranea ci sono 98 persone, in gran parte donne e bambini, e dopo l’ennesimo appello da parte dell’equipaggio della Mare Jonio, dal ministero dell’Interno è arrivato il via libera dello sbarco di 64 persone.
Però il divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiani, firmato da Salvini e dai ministri Trenta e Toninelli, resta in vigore. Per don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa, lo stop allo sbarco resta incomprensibile soprattutto perché «nella notte sono sbarcate 78 persone, siriani e cittadini del Bangladesh, provenienti dalla Libia, con uno sbarco autonomo. Perché allora accanirsi contro le Ong, perché continuare con questa lotta contro chi salva vite in mare? Mettiamo fine al più presto a questa agonia».
E conclude: «Capisco che il Paese in queste ore è impegnato su altri temi, eppure si è trovato il tempo di firmare il divieto di ingresso della Mare Jonio, come se il pericolo per l’Italia fossero poche decine di bambini e donne incinte».
È accaduto che alle otto e mezza di mercoledì mattina, la Mare Jonio ha completato il salvataggio di circa cento persone tra cui 26 donne di cui almeno 8 incinte, 22 bambini di meno di 10 anni e altri 6 minori. A raccontare gli eventi, tramite dei bollettini, lo ha fatto proprio l’organizzazione non governativa tramite il suo sito.
«Abbiamo individuato con il nostro radar il loro gommone scrive la Mediterranea Saving Humans - sovraffollato, alla deriva e con un tubolare già sgonfio, e per fortuna siamo arrivati in tempo per portare soccorso. Le persone sono tutte al sicuro a bordo con noi, ci sono casi di ipotermia e alcune di loro hanno segni evidenti dei maltrattamenti e delle torture subite in Libia».
Alle sei di giovedì mattina la Mare Jonio ha raggiunto il limite delle acque territoriali a sud di Lampedusa. Verso mezzanotte gli è stato notificato il decreto del ministro dell’Interno, che gli vieta di entrare. Poi lo sbarco di una parte dell’equipaggio, ma nel frattempo rimane lì, sempre con il divieto di ingresso e in balia di onde alte due metri e con un mare molto mosso.
La cosa sta aprendo anche un caso politico sul nascere del nuovo governo demostellato. Dal Partito democratico cominciano ad arrivare le prime dichiarazioni per chiedere di far scendere tutti i migranti.
Ma a differenza di pochi mesi fa sono in una posizione di forza diversa e, su questo fronte, anche più scomoda visto che i democratici, adesso, sono i nuovi alleati di governo del Movimento Cinque Stelle. «La prima novità politica sarebbe farli scendere senza fare storie», scrive su Twitter Matteo Orfini, ex presidente Pd e attuale deputato.