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Un colpo di piccolo calibro alla testa sparato da distanza ravvicinata, nessuno scampo, un omicidio che sembra una vera e propria esecuzione. E’ morto così assassinato, nella notte tra domenica e lunedì scorso, Walter Luebcke, sessantacinquenne esponente politico della Cdu. Il suo corpo è stato trovato dai familiari sul terrazzo dell’abitazione di Wolfhagen, una piccola località vicino alla cittadina di Ishta, 20 chilometri da Kassel nel land dell’Assia.
Per capire i risvolti del delitto è stata istituita una commissione speciale d’inchiesta, si tratta di un mistero, si tratta di un politico. Le indagini, affidate all’Ufficio criminale dell’Assia, si dipanano in diverse direzioni, nessuna esclusa. «Non c'è ancora nessuna prova di un colpevole o di un movente», ha dichiarato, a caldo, la presidente dell'ufficio titolare dell’inchiesta, Sabine Thurau. Le indagini vanno in tutte le direzioni, ma nelle ultime ore sta prendendo campo anche l’ipotesi che la matrice dell’omicidio possa essere “politica”.
Per Viktor Bouffier, governatore dell’Assia, Luebcke non era certo un incendiario anzi poteva essere definito come un «costruttore di ponti», si occupava di ambiente e traffico. Però nel 2015 la sua predisposizione alla mediazione si scontrò con il momento più drammatico della crisi dei migranti, in Germania in pochi mesi ne arrivarono oltre 750.000, rifugiati siriani, afghani e iracheni. Luebcke si impegnò per la costruzione di un centro di accoglienza, i residenti si opposero e nel corso di un’assemblea pubblica scattò l’aggressione da parte di alcuni militanti di Plegida, il movimento ultra nazionalista xenofobo.
Luebcke non si fece intimidire e rispose con fermezza ribadendo la predisposizione all’accoglienza: «chi non è d’accordo con questi valori può lasciare il Paese in ogni momento. Questa è la libertà di ogni tedesco».
Come succede sempre più spesso gli attacchi si moltiplicarono attraverso Internet. Akif Pirincci, uno scrittore tedesco di origine turca, conosciuto a livello internazionale per il suo romanzo Felidae, noto per le sue posizioni contro femminismo e immigrazione tanto da descrivere la Germania come ' discarica musulmana', fu autore di un violento scritto contro Luebcke.
«Il potere ha rinunciato a mostrare paura e rispetto nei confronti del popolo – scrisse Pirincci -, e viene invitato a lasciare il Paese se non si sottomette». Poi il passaggio più agghiacciante: «purtroppo i campi di concentramento non sono più in attività».
Il risultato fu l’assegnazione della scorta al politico della Cdu e una condanna amministrativa per lo scrittore.