PHOTO
Salgono i contagi, scende la popolarità di Putin. Secondo il centro demoscopico Levada, in Russia durante la tempesta dell’emergenza coronavirus, il consenso nei confronti del presidente Vladimir Putin è sceso dal 63% di marzo al 59% di aprile, il livello più basso in oltre 20 anni.
L’istituto di sondaggi mette però le mani avanti dicendo che a causa del lockdown per l'epidemia di Covid- 19, le interviste non sono state condotte di persona come al solito ma per telefono, e quindi i dati non sarebbero del tutto comparabile.
Resta il fatto che Putin dopo una precoce chiusura delle frontiere con a Cina, ha praticato una politica quasi di negazione della diffusione dell’epidemia. Da aprile però quando i dati ufficiali ancora non registravano un numero elevato di contagi si sono iniziata a vedere le file di ambulanze e il numero di casi è salito in modo esponenziale. Da quattro giorni i crescono al ritmo di oltre diecimila al giorno, e nella sola Mosca si registrano piùcasi che in tutta la Cina. L’ultimo totale ufficiale nella capitale ammontava a 85.973 infezioni confermate, mentre nel Paese dove la malattia ha avuto inizio i casi ufficiali sono 166mila.
Le vittime sono 1.537, di cui 86 decedute nelle ultime 24 ore. Giovedì scorso si è ammalato anche il primo ministro russo Mikhail Mishustin, e poco dopo il ministro delle Costruzioni Vladimir Yakushev e il suo vice, Dmitry Volkpv, sono risultati positivi al coronavirus. Bisognerebbe poi sapere meglio cosa succede davvero lontano dalla capitale: lo sterminato Paese favorisce infatti naturalmente condizioni di isolamento che possono frenare la diffusione del virus, ma allo stesso modo se in luoghi remoti ci sono focolai questi possono rimanere lontani dai radar.
Nel frattempo c’è anche il drammatico giallo dei medici non allineati alle direttive ufficiali che vengono trovati morti o gravemente feriti dopo essere precipitati da finestre. La versione ufficiale è di suicidio o incidente ( due dottoresse sono morte e un medico è tra la vita e la morte), ma le voci dissidenti fanno notare come si tratti di persone che si erano lamentate della cattiva gestione della crisi. Intanto online si diffondono le proteste di medici e operatori sanitari che denunciano lo scarso livello di protezione sul posto di lavoro e l’atteggiamento di dirigenti sanitari impegnati a nascondere le mancanze e le difficoltà all’interno degli ospedali.
Intanto oggi i medici militari russi in missione in Lombardia inizieranno a lasciare l’Italia.