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Mosca ha annunciato il divieto di ingresso in Russia al primo ministro britannico, Boris Johnson e ad altri esponenti del suo governo, tra cui il vice primo Ministro e ministro della Giustizia, Dominic Raab, i ministri degli Esteri e della Difesa, Elizabeth Truss e Ben Wallace. Divieto di ingresso in Russia anche per l’ex premier, Theresa May. «Questo passo - si legge in una nota del ministero degli Esteri russo - è stato compiuto in risposta alla sfrenata campagna informativa e politica di Londra volta a isolare la Russia a livello internazionale e a creare condizioni per strangolare la nostra economia». E nel prossimo futuro, la Russia amplierà nuovamente l’elenco con politici e parlamentari britannici che «contribuiscono a fomentare l’isteria anti-russa». L'iniziativa arriva in risposta «alle azioni ostili senza precedenti del governo britannico, espresse, in particolare, nell’imposizione di sanzioni contro alti funzionari della Federazione Russa». E secondo quanto riporta il Times, citando fonti dell'esercito ucraino, forze speciali britanniche si sarebbero recate a Kiev nelle ultime due settimane per addestrare i militari ucraini nell'impiego di alcuni tipi di armi forniti da Londra, in particolare i razzi anti-carro Nlaw. Il ministero della Difesa di Londra non ha confermato le notizie. Militari britannici erano già stati inviati in Ucraina dopo l’invasione della Crimea, ma sono stati ritirati lo scorso febbraio per evitare un conflitto diretto con le forze russe e il conseguente coinvolgimento della Nato nel conflitto in corso.