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Due attentati, uno a Tanta e uno ad Alessandria, hanno insaguinato l'Egitto. Obiettivo: le chiese copte. Almeno 30 persone sono morte nell'attentato di Tanta, in Egitto, a 120 chilometri a nord del Cairo. Ma il numero delle vittime, purtoppo, è provvisorio. Secondo le prime informazioni un ordigno sarebbe stato collocato all'interno della chiesa, sotto una sedia. Diversi media locali ripresi dall'emittente France24, riferiscono che il numero delle vittime è cresciuto, «molti i feriti». Per alcuni giornalisti egiziani che stanno scrivendo su twitter, citando fonti locali, il numero delle vittime sarebbe superiore e qualcuno parla di 30 cadaveri. La tv statale egiziana parla di una deflagrazione avvenuta all'interno della chiesa "Mar Guergues", in arabo San Giorgio. Nella chiesa si stava celebrando la Domenica delle Palme.
In tarda mattinata un kamikaze si è fatto esplodere fuori dalla chiesa di San Marco ad Alessandria d’Egitto. Ci sarebbero almeno due i morti e una ventina i feriti. Tra le vittime, il capo delle forze di sicurezza.
I copti, circa il 10 per cento della popolazione egiziana, sono finiti più volte nel mirino dell'Isis. Nel dicembre scorso, un attentato suicida contro la Chiesa di San Marco al Cairo uccise 25 persone, tra cui sei bambini. E da piazza San Pietro, nel corso della celebrazione della domenica delle palme , è intervenuto anche Papa Francesco. «Preghiamo per le vittime dell'attentato compiuto purtroppo oggi, questa mattina, al Cairo in una chiesa copta», ha detto Bergoglio. «Al mio caro fratello, Papa Tawadros II, alla Chiesa copta e a tutta la cara nazione egiziana esprimo il mio profondo cordoglio, prego per i defunti e i feriti e sono vicino ai famigliari e all'intera comunita. Il Signore converta i cuori delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno il traffico d’armi». Francesco sarà l'Egitto il 28 e 29 aprile, nel programma della visita ci sono incontri con lo stesso Tawadros II, patriarca della Chiesa Copta di Alessandria, con il presidente al-Sisi e con il leader religioso sunnita Ahmad al-Tayyib.