Nuove tragedie del mare si consumano nel Mediterraneo. Alarm Phone, il progetto nato per monitorare le situazioni di emergenza dei migranti in mare, ha segnalato due gravi episodi avvenuti nel giro di pochi giorni.

Il primo naufragio sarebbe avvenuto il 5 aprile scorso al largo delle coste libiche, a nord di Tripoli. Secondo quanto riferito da Alarm Phone, una barca con a bordo 37 persone sarebbe affondata quella stessa notte. L’organizzazione ha specificato di non essere mai riuscita a mettersi in contatto diretto con i passeggeri, ma ha appreso che solo tre di loro sono sopravvissuti.

Un secondo episodio è stato segnalato nelle ore successive. Alarm Phone ha riferito che almeno 34 persone risultano disperse dopo la partenza di un’imbarcazione dalla Tunisia, avvenuta nella notte tra domenica e lunedì. Le autorità tunisine hanno confermato di non essere riuscite a localizzare il natante, mentre l’ONG ha espresso forte preoccupazione per la sorte delle persone a bordo, aggravata dalle difficili condizioni meteo-marine.

Chi è Alarm Phone

Alarm Phone, noto anche come Watch the Med Alarm Phone, è un progetto nato nell’ottobre 2014 grazie a una rete di attivisti e organizzazioni della società civile in Europa e Nord Africa. La sua missione è fornire supporto ai migranti in difficoltà nel Mar Mediterraneo, segnalando alle autorità competenti le situazioni di pericolo e promuovendo il rispetto dei diritti umani nelle operazioni di soccorso.

Mentre il numero delle vittime nel Mediterraneo continua a salire, cresce anche la pressione sulle autorità europee per garantire maggiore sicurezza e tempestività nei salvataggi. Le due tragedie segnalate negli ultimi giorni sono l’ennesima testimonianza della drammatica realtà che affrontano quotidianamente migliaia di persone in cerca di un futuro migliore.