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Il ministro della Salute firma l’ordinanza per impedire alle compagnie di viaggiare senza la garanzia del distanziamento tra i passeggeri: «Continuare sulla linea della prudenza, la battaglia non è ancora vinta». La replica da Italo-Ntv: «Rimborseremo i biglietti, così però le aziende non possono programmare». Ma protestano anche Lombardia e Liguria: si viaggia al completo senza distanziamento. In piena notte, intanto, Trenitalia ha inviato ai passeggeri una mail per avvisarli che sui convogli rimarrà il distanziamento: così la principale compagnia ferroviaria italiana ha provato a fare chiarezza con i clienti, e a rassicurarli, dopo che le vendite dei biglietti al 100% dei posti erano state aperte e poi richiuse, con il dietrofront imposto dal ministro della Salute, Roberto Speranza. «Gentile cliente - si legge nella mail -, ti informiamo che su tutte le Frecce e gli Intercity resta confermato il distanziamento e il limite del 50% di posti da occupare a scacchiera. Trenitalia, su ordinanza del Ministro della Salute, ha infatti sospeso l’applicazione delle misure precedentemente attuate in coerenza con quanto previsto dal Dpcm dello scorso 14 luglio che consentivano la deroga al distanziamento sociale a bordo dei treni AV e a Media e Lunga Percorrenza in presenza di specifiche condizioni». Italo, invece, «è stata costretta, suo malgrado, a cancellare 8 treni della mattina e numerosi biglietti per i treni del pomeriggio, arrivando a coinvolgere circa 8.000 passeggeri che non hanno potuto fruire del biglietto già acquistato», si legge in una nota della compagnia. I treni cancellati sono il Torino-Salerno delle 7:33 e delle 9:33, il Milano-Napoli delle 09:15, il Torino-Reggio Calabria delle 5:23 e delle 13:23, l’Ancona-Milano delle 13:40 e il Milano-Ancona delle 8:45 e delle 11:40. Italo, conclude la nota, «si è già attivata per rimborsare i passeggeri nel più breve tempo possibile e sta lavorando per ridurre al minimo eventuali disagi per i prossimi giorni confidando nella comprensione dei suoi clienti». Nicola Del Duce, portavoce del ministro Roberto Speranza, definisce intanto «del tutto infondate» le ricostruzioni odierne su presunte divergenze tra il titolare della Salute e il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, relativamente al distanziamento sui treni a lunga percorrenza. «Ogni decisione è stata assunta nella piena condivisione e con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei viaggiatori», assicura in una nota. Stando all'ordinanza, sui treni si dovrà tenere la mascherina e deve essere garantita la distanza di un metro tra i passeggeri, così come in ogni luogo chiuso.