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Un avvocato come ce ne son pochi. È questo il concetto più ripetuto da chi, in queste ore, sta ricordando Luca Petrucci, morto ieri a 62 anni a Roma dopo una lunga malattia. Stimato e conosciuto nella Capitale e non solo, è stato l’avvocato dei grandi processi, da quando difese Aureliana Iacoboni, madre di Marta Russo, e Olga, vedova di Massimo D’Antona, fino a quando prese le difese dell’ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo, nella vicenda del tentato ricatto, e di Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita. Petrucci, la cui onesta e affabilità erano riconosciute da tutdioti tra i corridoi di piazzale Clodio, è stato presidente dell'Ater, carica che ha ricoperto tra il 2005 e il 2010, dopo essere stato consigliere di amministrazione della Società Risorse per Roma dal 1995 al 2003. Infine, la cattedra di diritto penale presso la Accademia della Pubblica Amministrazione, ruolo che ricopriva dal 2018. Consulente giuridico dell’Ufficio affari generali e legali presso la Camera dei deputati fu consulente per numerosi uffici ministeriali, regionali e comunali in diverse Commissioni. Subito si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio, sia nel mondo dell’Avvocatura che in quello politico. «Apprendo con sgomento della scomparsa di Luca Petrucci, avvocato prestigioso, appassionato protagonista della vita politica e pubblica del Paese, amico sincero e gentile - commenta Stefano Caiazza, presidente dell’Unione Camere Penali Italiane - I penalisti italiani rendono omaggio ad un collega che ha onorato la toga, e si stringono con affetto e commozione alla sua famiglia». Commosso il ricordo di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. «La notizia della morte di Luca Petrucci mi colpisce profondamente: oggi per me è un giorno di grande dolore perché con Luca ero legato da un rapporto di amicizia e profonda stima - ha detto l’ex segretario del Pd - Lo avevo incontrato all’inizio dell’estate nella sede della Regione e sempre con grande voglia di fare mi aveva parlato di progetti e attività da portare avanti. Di lui ricorderemo sempre proprio questo, la grande passione civile unita a correttezza e alla professionalità con la quale svolgeva ogni giorno il suo lavoro. Ai suoi familiari vanno le mie sincere condoglianze e un grandissimo abbraccio». E proprio dal Pd arriva il saluto affettuoso di Bruno Astorre,senatore e segretario regionale dem, e di Walter Verini, deputato, tesoriere del partito e membro della commissione Giustizia della Camera. «Sono addolorato e senza parole per la scomparsa di Luca Petrucci, un amico fraterno - scrive Astorre in un comunicato - Una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere. Con Luca abbiamo condiviso molte cose, era una persona eccezionale. Voglio fare le mie condoglianze e mandare un forte abbraccio alla moglie, Maria Teresa, e ai figli. Ciao Luca, ci mancherai moltissimo». Personale e professionale il ricordo di Verini. «La sua scomparsa, che lascia un vuoto vero nella Giustizia italiana, che ha servito per tanto tempo con grandi capacità, tensione morale e passione civile, e nella città di Roma, dove il suo impegno civile e politico, il suo senso delle istituzioni hanno lasciato un segno - spiega il deputato dem - Possiamo testimoniare, negli anni passati al Comune di Roma con il Sindaco Veltroni, il suo quotidiano contributo, in tanti modi, per rendere la città più bella, civile, solidale, all’altezza del suo ruolo di Capitale».