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Marco Scarpati per tre mesi si è sentito chiamare "mostro". Il suo nome è finito nell'indagine “Angeli e Demoni”, che ha acceso i riflettori su un presunto giro di affidi illeciti. Una vicenda sfruttata dal centrodestra per la campagna elettorale delle regionali in Emilia, contro un presunto "sistema Pd" in realtà inesistente. Perché la politica, in questa vicenda, non c'entra nulla. Se non con la sua strumentalizzazione, costata a Scarpati - totalmente scagionato dalle accuse e uscito dalla vicenda con un'archiviazione - mesi di gogna mediatica, isolamento e sofferenza. Tra i più famosi al mondo nel campo del diritto minorile, l'avvocato Scarpati era accusato di abuso d’ufficio, per l’assegnazione dell’incarico di consulente legale dell’Unione della Val d’Enza e per singoli incarichi per la difesa di minori. E anche ora che tutto è finito gli effetti della macchina dell’odio, dice, continuano. Video editing Silvia Dalpane [embed]https://www.youtube.com/watch?v=ON4jaaBGTZY&feature=youtu.be[/embed]