In aula Samantha Miazzi, psicologa e psicoterapeuta,consulente della difesa delle affidatarie di K.: «Le evidenze mostrano un quadro opposto rispetto a quello presentato dall’accusa: da parte loro empatia, comprensione e rispetto»
La testimonianza di Alberta Massaro, consulenza della difesa Bolognini: il processo causale necessariamente ha come punto di partenza l’evento lesivo, mancando il quale è assolutamente irrilevante indagare sulle cause
Cresce il clima di odio e disinformazione verso gli assistenti sociali. L'ordine regionale denuncia l'aumento di episodi e chiede prevenzione e tutela per gli operatori
Mauro Mariotti, ascoltato come consulente della difesa di Bolognini, critica il lavoro delle esperte che hanno affiancato la pm: «Impossibile fare una diagnosi senza vedere il paziente e somministrare test»
Presunti affidi illeciti, il consulente Corazza in aula: servono pluralità di colloqui, cartelle cliniche e contributi multidisciplinari per valutazioni diagnostiche oggettive. Critiche alle metodologie delle consulenti dell’accusa
La bambina fu svegliata da uomini in borghese alle 6 del mattino: dovevano portarla in comunità. Il teste: K. sentì pronunciare il suo nome in tv da Mario Giordano. La pediatra Ferrari intercettata anche se non indagata
L’avvocato Bauccio mostra la presunta “macchinetta dei ricordi”: «È innocua». E deposita una foto, mai finita agli atti, che spiega il disegno di una minore
La psicoterapeuta ha chiarito che l’abuso non era la sola ipotesi avanzata rispetto ai traumi dei bambini con i quali effettuava terapia: decine le domande per esplorare ipotesi alternative, come prescritto dagli esperti
La storia: Bolognini è accusata di frode processuale per aver omesso di dire che la ragazzina era «consenziente». Ma l’età del consenso in Italia è fissata a 14 anni
È iniziato il controesame della psicoterapeuta Nadia Bolognini, imputata a Reggio Emilia nel processo sui presunti affidi illeciti in Val d’Enza. «Non lavoravo per far riemergere ricordi occultati», ha sottolineato.
Dall’ascolto delle sedute emerge una verità opposta a quella trasfusa nelle accuse contro la psicoterapeuta Nadia Bolognini: la professionista non ha tentato di tenere lontani i genitori dalla propria figlia, invitando la bambina a brindare simbolicamente per la loro riconciliazione
Al via l’esame della psicoterapeuta. L’avvocato Luca Bauccio smentisce la testimonianza di Giuseppe Milano, che in aula ha parlato di una violazione accertata degli articoli 11 e 13 del codice deontologico. Il fatto è però «privo di qualsiasi fondamento». Così come il riferimento, in quel procedimento, alle sette
Nessun regalo da parte di Nordio: pure i testi della procura avevano minato la credibilità dell’accusa a suo carico. Di fatto già smontata dalla Cassazione. Ma la stampa è ferma all’ordinanza di custodia cautelare di 5 anni fa
I minori in affido sono diminuiti, ma sono aumentati i minori in comunità. Con un aumento vertiginoso dei costi, quasi raddoppiati dopo l’inchiesta giudiziaria sul sistema di tutela in Val d’Enza
«Nessun danno» accertato sui minori causato dalle psicoterapie: il rischio individuato, ha chiarito la teste dell’accusa, sarebbe in realtà solo «potenziale», ipotetico, al contrario di quanto scritto nei capi di imputazione
Sentiti i vertici dell’azienda sanitaria, che aveva affidato con un bando la formazione degli psicologi alla onlus Hansel e Gretel: «Non c’erano psicoterapeuti specializzati per il trattamento del trauma per maltrattamento e abusi»
Su Amazon il libro di Luca Bauccio, avvocato di Claudio Foti, che racconta la gogna mediatico-giudiziaria dello psicoterapeuta del caso “Angeli e Demoni”
La donna, che aveva seguito la ragazzina in comunità, ha dichiarato che dopo l’intervento della psicoterapeuta Bolognini gli atti di autolesionismo sono diminuiti progressivamente
Per l’accusa assistenti sociali e psicoterapeuti avrebbero convinto A. di aver subito abusi. Ma era stata la madre a denunciare le presunte violenze molto prima di conoscere gli imputati di “Angeli e Demoni”. Ecco la denuncia
Lo psicoterapeuta vince la battaglia in Cassazione: dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Bologna, che voleva ribaltare l’assoluzione e rifare il processo
Il capo dell’ufficio di procura Gaetano Paci: «L'assoluzione per entrambi i reati è ai sensi del secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale»