Due obiettivi: digitalizzare il processo penale e smaltire l’arretrato della giustizia. Anche quello che, dopo l’incremento registrato durante il lockdown, si accumula ancora adesso, con l’attività dei Tribunali rallentata dalle misure anti- covid. La doppia risposta all’emergenza è alla base del bando di concorso pubblicato in Gazzetta Ufficiale due giorni fa, con il quale il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede assumerà mille operatori giudiziari per 24 mesi. La selezione, prevista dal Dl Rilancio, è riservata «espressamente», si legge in una nota di via Arenula, a «coloro che hanno già svolto positivamente attività di formazione e tirocinio nella amministrazione giudiziaria. Potranno infatti partecipare tutti coloro che abbiano completato periodi di perfezionamento presso l’Ufficio del processo, tirocini formativi o di collaborazione - a vario titolo - presso gli uffici giudiziari, i volontari in ferma breve o prefissata delle Forze armate e gli ufficiali di complemento». La selezione avverrà «mediante colloquio di idoneità e valutazione dei titoli». La domanda va presentata entro 30 giorni a decorrere dal 15 settembre: va compilato il modulo già disponibile sul sito del ministero. Il provvedimento, per il guardasigilli, «rappresenta un altro fondamentale tassello per restituire a cittadini e imprese un servizio giustizia più efficiente, un ulteriore concreto passo avanti per dotare il sistema delle risorse di cui ha bisogno».
Si tratta di unità che integreranno, per due anni, la pianta organica attuale e il piano di assunzioni già previsto. E che saranno destinate appunto alla digitalizzazione del penale e alla “task force arretrato”.