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Sembrava finita lì, con la rettifica di un imbarazzato ministro della giustizia che provava a spiegare cosa intendesse davvero dire con quella sua uscita secondo cui gli "innocenti non finiscono in galera". Insomma, con un po' di buonsenso e un velo pietoso posato su quella frase avventata, la gaffe sembrava rientrata. E invece ci ha pensato il direttore del Fatto Marco Travaglio a riproporre il tema alzando, se possibile, l'asticella ancora un po' più su. Un errore? Una nuova gaffe? Neanche per sogno. Nel suo editoriale domenicale Travaglio ha spiegato che "non c'è nulla di scandaloso se un presunto innocente è in carcere, perché è la legge che lo prevede". Come dire: è un diritto dei magistrati arrestare degli innocenti i quali, evidentemente, e seguendo il pensiero filosofico del dottor Davigo, sono colpevoli fino a prova contraria. Una dichiarazione che ha fatto saltare dalla sedia Gaia Tortora, una giornalista molto sensibile al tema delle ingiuste detenzioni in quanto figlia di un certo Enzo Tortora. Quell'Enzo Tortora, il conduttore televisivo finito in carcere per un macroscopico errore giudiziario. Errore del quale nessuno ha mai chiesto conto. Ma questa è un'altra storia. Fatto sta che la figlia di Tortora ha twittato un sonoro vaffa a Travaglio. https://twitter.com/gaiatortora/status/1221388738523168768 Il quale Travaglio, evidentemente, non deve averla presa benissimo. Perché di lì a poco Gaia Tortora ha twittato un secondo post nel quale "denunciava", per così dire, la reazione scomposta del direttore del Fatto. https://twitter.com/gaiatortora/status/1221433452492480512 Ma c'è da dire però che Travaglio è senza dubbio innocente, lui sì, fino a prova contraria...