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Unione delle Camere penali e Anm concordano nel segnalare il rischio che la “nuova” legittima difesa veicoli «messaggi sbagliati, portatori di gravi rischi» (parole di Francesco Minisci, leader del “sindacato” dei giudici). Il presidente dei penalisti Gian Domenico Caiazza parla di «legge inutile e pericolosa: da un lato è inutile perché la valutazione di un giudice non potrà essere mai eliminata, dall’altro è pericolosa per la convinzione che si possa reagire sempre e comunque, una sorta di garanzia di impunità, cosa che certamente non è». Concetti ribaditi anche al convegno organizzato ieri, sulla “riforma”, dal Silp, il sindacato di polizia della Cgil, proprio con Ucpi e magistrati. Il segretario delle Camere penali Eriberto Rosso ha detto che «il problema non è tanto quanto accadrà nelle aule giudiziarie ma il messaggio di una difesa privata sussidiaria all’intervento dello Stato, oltre che di un atteggiamento di sfiducia nella valutazione del giudice». Il segretario di Magistratura democratica in Veneto Massimo Michelozzi va oltre e parla di «insieme di norme dirompenti» che fanno «piazza pulita di tutti i requisiti e limiti della legittima difesa tradizionale per tutelare il domicilio, al di là di ogni ragionevolezza».