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''L'allarme lanciato da Berlusconi sulla politicizzazione della magistratura? Non era infondato''. Lo dice Luca Palamara, l'ex magistrato appena radiato dal Csm, in un'intervista a ''Le Iene Show''. "Io non sono stato mai contro qualcuno nella mia carriera… Mai… E questo lo dico per tranquillità dei cittadini, io non sono stato un magistrato politicizzato, al di là di quello che può emergere dalle chat ma ho cercato sempre di battermi per l'affermazione di una giustizia giusta", assicura Palamara, che è stato tra l'altro presidente dell'Anm "nel periodo più acuto" dello scontro tra politica e magistratura ai tempi di Berlusconi. "Assolutamente è stata una fase che sicuramente meriterà di essere approfondita e rivista, anche come dire alla luce di quello che è accaduto - spiega l'ex magistrato - In quell'epoca tanto per fare una battuta ero fortemente alleato con le correnti di sinistra, quando poi c'è stato lo spostamento con le correnti di destra, mi lasci dire che è successo quel che è successo. Quindi nella vita non c'è nulla di immutabile ma bisogna comprendere i fenomeni e le situazioni, anche interne alla magistratura e riflettere su tutto quello che è successo". "Devo ritenere - precisa Palamara - che questa idea che io potessi in qualche modo fare un accordo che tagliasse fuori la sinistra della magistratura ha sicuramente inciso su quello che è accaduto". Insomma, "il mio accordo con Ferri è stato fortemente visto come un qualcosa che non andava bene", cioè l'accordo tra Luca Palamara di Unicost e Cosimo Ferri, "inteso come rappresentante della corrente di destra", di magistratura indipendente, "anche se era sì, parlamentare".