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La ong Save the children e le cooperative Farsi prossimo e Spazio aperto servizi, vincitori di un bando, ora gestiranno in collaborazione con il comune di Milano il nuovo centro di prima accoglienza e assistenza per minori stranieri non accompagnati. La struttura, che si trova nel quartiere Primaticcio, sarà aperta 24 ore su 24, sette giorni su sette, con una doppia funzione: quella di comunità di prima accoglienza e quella di polo per lo svolgimento delle procedure previste dalla nuova legislazione in materia di immigrazione.
Per questo, saranno messi a disposizione 12 posti letto che potranno ospitare altrettanti bambini e ragazzi in attesa del completamento dell'iter procedurale previsto dalla legge e della conseguente assegnazione di un posto nelle apposite comunità di seconda accoglienza.
Per facilitare queste attività, lavorerà un team di operatori specializzati - assistenti sociali, mediatori culturali, educatori e psicologi - che affiancheranno gli operatori addetti alle identificazioni e alle segnalazioni all'autorità giudiziaria per la nomina dei tutori volontari che, sempre nella struttura, verranno accompagnati nell'affrontare il loro delicato ruolo istituzionale.
L'obiettivo è di aiutare i ragazzi, spesso traumatizzati o vittime di abusi lungo il viaggio verso l'Europa, ad affrontare questo percorso più serenamente e, di conseguenza, di agevolare lo svolgimento delle operazioni previste dalla legge Zampa prima dell'avvio di un percorso di accoglienza più strutturale.
Il centro servizi, grande 547 metri quadrati disposti su due piani con un giardino interno e un parco giochi adatto ai bambini, rappresenta il primo passo di un nuovo metodo di lavoro ricompositivo che richiederà la collaborazione di tutte le istituzioni e delle organizzazioni del privato sociale milanese: al suo interno lavoreranno appunto operatori di Save the children e delle cooperative Farsi prossimo e Spazio aperto servizi, che hanno vinto il bando.
Da ricordare che nel 2018 il comune di Milano ha accolto 673 minori non accompagnati, ospitandoli nelle comunità educative. La legge Zampa, approvata nel 2017, ha come scopo proprio la difesa dei minori soli stranieri. Prima di allora, i minori in questione non erano protetti da una legge specifica ma dalla stessa norma che regola i casi di minori abbandonati, col risultato che le autorità soffrivano di una mancanza di strumenti legali e amministrativi per la tutela di quella che è la categoria di migranti in assoluto più vulnerabile.
Con la legge Zampa c’è la chiara e netta riaffermazione del principio di inespellibilità dei minori stranieri soli dal territorio italiano, già sancito a livello internazionale dalla Convenzione del Fanciullo e a livello nazionale dall’art. 19 del Testo unico sull’immigrazione. Tra le misure previste: i minorenni stranieri non accompagnati e/ o separati non possono essere soggetti al respingimento alla frontiera, senza alcuna eccezione è ridotto il termine massimo di trattenimento dei minori nelle strutture di prima accoglienza (da 60 a 30 giorni); le procedure per l’accertamento dell’età vengono migliorate e uniformate viene stabilito un sistema organico di accoglienza dei minorenni stranieri non accompagnati, che soddisfi gli standard minimi delle strutture residenziali per minorenni; viene esteso l’utilizzo di mediatori culturali qualificati col compito di comunicare e tradurre i bisogni di questa categoria di minorenni particolarmente vulnerabili; viene promossa la figura dell’affido familiare così come la nomina puntuale di tutori volontari per questi minorenni; vengono rafforzati alcuni dei diritti riconosciuti ai bambini non accompagnati, come quello all’assistenza sanitaria, all'istruzione, alla piena attuazione delle garanzie processuali. Per finire viene istituito un Sistema informativo nazionale dei minori non accompagnati presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.