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"È in atto un attacco concentrico di una parte della stampa e della magistratura alla vigilia dell'inizio del processo e dei procedimenti disciplinari per i protagonisti delle tristi vicende dell'albergo Champagne. Un attacco anche al nostro gruppo ma, soprattutto, al cambiamento avviato all'interno del CSM dopo l'indignazione di maggio 2019". Lo afferma il Coordinamento di Area, l'associazione delle toghe progressiste, riferendosi alla pubblicazione di chat del pm romano Luca Palamara, sotto inchiesta a Perugia per corruzione, che chiamano in causa esponenti del gruppo. "Manovrando il linguaggio- accusa Area- si riescono a costruire infinite 'verità' e oggi si cerca di confondere quella vicenda, pericolosa per le istituzioni, con comportamenti dei nostri odierni rappresentanti, che nulla hanno a che vedere con il corretto esercizio della loro attività istituzionale. Si riportano stralci di atti giudiziari che rappresentano segmenti di fatti che vengono poi completati e chiosati ad arte, al fine di accreditare un malcostume diffuso a tutti i livelli della magistratura". Rispetto a questo "non possiamo tollerare operazioni mediatiche preordinate a confondere le responsabilità". Area sottolinea di aver preso le distanze dal sistema emerso all'inizio dell'indagine su Palamara "ben prima dell'inizio dell'attuale consiliatura, con un difficile confronto interno sfociato in documenti in cui abbiamo pubblicamente denunciato l'esistenza di metodi e pratiche consociative". Tant'è che "dalle stesse intercettazioni pubblicate nei mesi scorsi infatti emerge come il comportamento dei nostri rappresentanti al CSM sia stato l'ostacolo principale alla realizzazione degli obiettivi perseguiti nottetempo in quelle stanze di albergo".