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Tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona ci prova: processi anche ad agosto per recuperare i ritardi creati dal lockdown. Con un calendario ( possibile) di 363 udienze, purché siano le parti a decidere di rinunciare al periodo di sospensione feriale, previsto dal primo al 31 agosto. A voler tentare l’esperimento è il presidente del Tribunale di Ancona, Giovanni Spinosa - anche lui tra i giudici disponibili - che riprende un’idea in passato presa in considerazione anche dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede - ma poi non abbandonata -, per colmare l’enorme ritardo causato dalla sospensione dei processi durante l'emergenza Covid. E proprio ad Ancona, stando al dossier stilato qualche settimana fa dall’Unione delle Camere penali, la Fase 2 aveva causato non pochi rallentamenti, con una media di sole 20 udienze su 200.
Durante tutto il mese di agosto, dunque, sarà possibile trattare non solo le attività più urgenti, ma ulteriori 363 processi, sia penali sia civili, grazie «alla disponibilità del personale e dei giudici». Ma dovranno essere le parti, ovvero, Procura e avvocati, a chiedere la fissazione delle udienze durante la sospensione dei termini processuali, dal primo al 31 agosto. Sull’ipotesi di non chiudere il palazzo di giustizia per ferie sono già d’accordo giudici e cancellieri, mentre si attende in settimana il nulla osta da parte della Procura e dell’avvocatura. Ma è proprio la sospensione dei termini processuali il punto critico di un provvedimento che, in ogni caso, spiega al Dubbio Maurizio Miranda, presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Ancona, dimostra l’attenzione del presidente del Tribunale nei confronti dei tempi del processo. «Siamo perplessi - sottolinea Miranda -, perché i termini processuali sono sospesi per legge e non si può fare a meno di questa sospensione, a meno che si non intervenga con un provvedimento legislativo. La questione è dunque rimessa alla discrezionalità delle parti. Ma di fatto mi sembra poca cosa: le udienze che si sarebbero dovute tenere durante il lockdown sono già state oggetto di rinvii abbastanza lunghi. E se un’udienza è fissata ad ottobre, anticiparla ad agosto non risolverà molto».
Il problema, infatti, sono le udienze previste ad aprile e maggio scorso e slittate, appunto, al 2021 inoltrato. «Sarà difficile metterci una pezza - continua Miranda -, nella misura in cui i ruoli dei magistrati sono calendarizzati in avanti, con un allungamento di circa un anno. Ovviamente non è colpa di nessuno e sicuramente il presidente del Tribunale dimostra attenzione ai diritti delle persone, alla tempistica del processo e alla sua durata, attenzione che come ordine apprezziamo. Ma come ordine non possiamo esprimere un parere vincolante: sarà il singolo avvocato a stabilire cosa sia giusto fare nel proprio specifico caso». Quello che non è piaciuto, spiega il presidente del CoA, «è stato il disinteresse ai problemi della Giustizia a livello centrale, perché non ci si è accorti subito delle difficoltà che riguardano l’attività dei Tribunali e ci si è arrivati soltanto dopo, a colpi di correzione dei vari decreti». Senza contare che i problemi legati alla regolare riattivazione della macchina della Giustizia sono anche altri.
Attualmente ad Ancona le udienze si stanno svolgendo in presenza, «ma c’è un po’ di scollamento, perché il processo non è solo l’udienza ma anche il rapporto con le cancellerie, che continuano ad avere comunque orario e personale ridotto. Si va a fare udienza, ma magari non c’è il cancelliere disponibile se serve un documento che sta in un fascicolo o se si ha bisogno del rilascio di una copia». Stando al decreto del presidente del Tribunale, la grave carenza di organico impedirà di garantire ad agosto l’assistenza anche alle udienze penali dei giudici onorari e del collegio penale, salvo che per le cause penali con imputati detenuti o a reati che possono prescriversi o che presentano carattere di urgenza. Piena funzionalità è prevista invece per il Tribunale del Riesame, per il quale, conclude Spinosa, «auspico che le parti che intendono compulsare tale giudice ne approfittino, anche per evitare l’abituale sovraccarico di udienze nel mese di settembre».