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Gli avvocati dicano basta alle prove costruite a freddo in Procura e alle sentenze scritte prima del processo
Quanto guadagnano in media i magistrati italiani? Tanto, circa 140.000 euro ( lordi) l’anno, secondo un’inchiesta pubblicata da Il Giornale la scorsa settimana che cita le analisi compiute da una società di ricerca denominata Truenumbers.
Per “smentire” quanto riportato dal quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, Autonomia & Indipendenza, la corrente della magistratura fondata da Piercamillo Davigo, ha deciso di organizzare un dibattito ad hoc in occasione del suo prossimo congresso in autunno. Come si legge nel comunicato di presentazione dell’iniziativa, “non possiamo certo aspettarci che l’opinione pubblica sia a conoscenza o sia effettivamente interessata a studiare i complessi meccanismi di determinazione della nostra retribuzione, ma dobbiamo fermare la diffusione di notizie false che hanno il solo scopo di far sedimentare la rappresentazione di una giustizia costosa ed inefficiente ( e, quindi, riformabile senza tanti rimpianti) ”. Quindi, per “sbugiardare” Truenumbers e Il Giornale, “a settembre inviteremo loro, ed anche altri esperti nel settore del fact checking, ad un confronto pubblico, buste paga alla mano, su grafici e statistiche che nella migliore delle ipotesi riteniamo incomplete”. Dopo l’estate, dunque, la risposta chiarificatrice. Ma intanto ieri ha provveduto la Ragioneria generale dello Stato a riproporre i dati di realtà: nella classifica degli stipendi tra chi lavora per lo Stato, i magistrati sono incontestabilmente primi, ultimi i dipendenti della scuola. Nel 2015, per prof e personale amministrativo degli istituti, la media retributiva è stata di 25.077 euro, a cui si aggiungono 3.266 euro di indennità fisse ed accessorie. Impietoso il confronto con i magistrati: stipendio medio di 122.737 euro, più 15.745 di indennità. Ma magari al convegno di A& i si scoprirà dov’è il trucco.