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Il guardasigilli Alfonso Bonafede ha ammesso candidamente al question time di oggi alla Camera che col Cura Italia sono stati liberati appena 200 detenuti. Nonostante il coronavirus e gli appelli dell'Onu
«I pm che decidono le scarcerazioni: ecco il Bonafede vero, quello che sogna le Procure che scorrazzano, "libere e belle", nelle praterie del processo, senza la fastidiosa presenza di avvocati che difendono e giudici che decidono, magari contro il loro volere». Lo affermano Enrico Costa e Francesco Paolo Sisto di Forza Italia, commentando la nomina dell'ex pm antimafia Tartaglia per la vice direzione delle carceri, a seguito delle polemiche per le scarcerazioni di diversi boss a causa delle loro condizioni di salute. «È costituzionalmente impensabile che il Governo possa solo immaginare di attribuire pareri rafforzati o poteri di veto all'organo requirente in ordine alle decisioni della magistratura di sorveglianza. Il ministro, non condividendone le decisioni derivanti dalla sua stessa legge, vuole, masochisticamente, "commissariare" i giudici di Sorveglianza, stabilendo una nuova forma di "concerto" delle Procure sulle scelte giurisdizionali? Sarebbe il primo passo, significativo, perché a breve venga attribuito alle procure il potere pronunciare sentenze, quelle vere, visto che le sentenze mediatiche già le emettono con le loro conferenze stampa fedeli all' autoreferenziale presunzione di colpevolezza - concludono Costa e Sisto -. Il livello di guardia, in queste ore, deve essere altissimo: come accaduto per il drammatico processo da remoto, si cerca di approfittare, squallidamente, dell'emergenza-salute per attaccare i capisaldi dello stato liberale e democratico».