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"Noi pensiamo che in questa fase debbano essere messi da parte i temi divisivi. Abbiamo pertanto ritirato i nostri emendamenti in materia di prescrizione. In questo momento di fronte al Parlamento ci sono altre priorità". Parole di Enrico Costa, il forzista che in questi ultimi due mesi aveva messo all'angolo e diviso la maggioranza di governo, di fronte alla nuova emergenza sanitaria ha deciso di fare un passo indietro ritirando gli emendamenti al dl intercettazioni presentati in commissione Giustizia alla Camera. In questo modo la stessa commissione ha dato il via libera al dl Intercettazioni, che stamattina sarà discusso in Aula a Montecitorio. Il provvedimento è già stato approvato al Senato, con la fiducia. "Sono soddisfatta del lavoro svolto oggi e che ha portato alla approvazione da parte della commissione Giustizia del dl sulle intercettazioni, un provvedimento molto importante per lo svolgimento delle inchieste e per la tutela della privacy dei cittadini", ha dichiarato Francesca Businarolo, presidente della commissione Giustizia di Montecitorio. "Ho apprezzato la scelta di Enrico Costa di ritirare i due emendamenti relativi alla prescrizione che noi avevamo ammesso", aggiunge. "In queste ore - prosegue - il pensiero di tutti noi va ovviamente alle persone colpite dall'emergenza sanitaria e a tutti coloro che sono in prima linea a contrastarla ma, nel pieno rispetto delle mie prerogative, ho ritenuto di portare avanti il lavoro e di non accogliere la richiesta di interruzione delle opposizioni perché completamente priva di alcuna efficacia. Il senso di responsabilità di ciascuno si dimostra in queste ore stando al proprio posto". Per Matteo Salvini , invece, "è surreale che domani la Camera discute di Intercettazioni. Ma io mi domando: non sarebbe più normale se Camera e Senato si occupassero di quanto sta succedendo nei nostri paesi e smettessero di litigare sulle Intercettazioni?".